Il Garante della Concorrenza e dei consumatori (l’Antitrust), tramite una serie di lettere, ha precisato che tutti i vip possono godere del diritto di firmare contratti pubblicitari e esibire capi d’abbigliamento sui propri account ufficiali, ma ad una condizione. Infatti devono anche rendere noto ai fan che si tratta di una sponsorizzazione a pagamento o di regali ricevuti di cui ne devono segnalare in cambio la marca.
Le lettere dell’Antitrust ai personaggi dello spettacolo: da Fedez a Belen Rodriguez
Le lettere sono state spedite ai vip la settimana scorsa, tra cui Fedez, alla Ferragni, ad Anna Tatangelo, a Melissa Satta e a Belen Rodriguez. Nelle lettere viene amichevolmente ricordato agli artisti e personaggi dello spettacolo che anche loro, ed anche sui social, sono tenuti a rispettare il Codice del Consumo che vieta forme di pubblicità occulta.
Il divieto è stato rivolto soprattutto a quelli che hanno il ruolo di influencer nel mondo dei social e che hanno quindi un elevato numero di follower e fan. Infatti il loro ruolo può fortemente condizionare le decisioni d’acquisto dei consumatori che li seguono sui social, soprattutto per quanto riguarda i giovanissimi che li prendono come ispirazione per stare al passo con la moda.
Nello specifico, ai protagonisti del mondo dello spettacolo, il Garante della Concorrenza e dei consumatori spiega che, in caso di prodotti regalati oppure di contratti pubblicitari in essere, è necessario utilizzare degli hastag di preavviso (sponsorizzazione, spot, pubblicità, inserzione a pagamento, advertising, prodottofornitoda) . Già molti di questi influencer rispettano le regole definite dal Garante, ma molto probabilmente non è così per tutti.
Analoghe lettere sono state indirizzate anche ad alcune importanti brand dell’abbigliamento come Alberta Ferretti e Adidas. Il contenuto delle lettere spedite dall’Antitrust fa riferimento anche a quei consumatori che vengono continuamente persuasi dalla pubblicità occulta. Infatti molti vip sembrano utilizzare i loro account per una conversazione tutta privata con i loro follower, ma in realtà è un modo per veicolare in maniera non esplicita un messaggio pubblicitario enfatizzati da marchi in bella vista oppure da commenti sulle qualità dell’oggetto.
Il fenomeno è diffuso soprattutto sui social, come Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Snapchat e MySpace.