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Antonio Desiderio, manager di opera lirica e balletto: la carriera di un talento mondiale

Antonio Desiderio manager

Nell’intervista esclusiva Antonio Desiderio, manager internazionale di opera lirica e balletto, ripercorre la sua carriera.

Antonio Desiderio, manager internazionale di opera lirica e balletto, vanta una carriera sopraffina, fatta di grandi esperienze e meravigliosi traguardi. Lo ha raccontato nell’intervista esclusiva, durante la quale ha ripercorso tutte le tappe e le collaborazioni conseguite.

Antonio Desiderio, la carriera del manager

Antonio Desiderio ha parlato della sua carriera, delle fatiche e dei tanti traguardi che lo hanno portato a essere un rinomato manager dello spettacolo. Mi sono avvicinato al mondo dello spettacolo in tenera età. Mio papà lavorava al Teatro dell’Opera: da quando sono piccolo frequento i teatri. Alle scuole medie è sbocciata la mia passione per la musica, che ho iniziato a studiare. Una mia insegnante delle medie esortò i miei genitori a farmi suonare uno strumento. Così ho cominciato a studiare musica e pianoforte. Ho avuto poi la fortuna di incontrare Sergio Marocchi, un grande ballerino solista del Teatro dell’Opera di Roma. Ho cominciato a interessarmi della danza, trovando un punto di incontro tra ballo e musica. Per me è stato molto stimolante. Intanto studiavo legge all’università. L’assistente del mio relatore mi disse che il Professore non avrebbe mai accettato l’argomento che avevo pensato per la mia tesi, essendo molto legata al mondo dello spettacolo. Invece, durante il colloquio con il relatore, lui si rivelò essere un appassionato accanito dell’opera lirica. Fu una bella sorpresa, era un lato del Professore che io ovviamente non conoscevo”. Una bella soddisfazione per Antonio Desiderio, che ha unito ai suoi studi una grande passione.

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“Nel frattempo avevo iniziato a lavorare, incontrando personaggi di spicco. Per me è stato un grande privilegio e un grande vantaggio. Durante una domenica sera ricevetti la telefonata da un numero che non conoscevo. È stata un’emozione enorme. Quella telefonata ha dato una svolta alla mia carriera. Dall’altra parte della cornetta c’era l’allora direttore della Fondazione Arena di Verona, che mi ha chiesto di iniziare a collaborare”. Da quel momento una carriera in ascesa, fatta di fatiche e sacrifici, ma anche grandi soddisfazioni.

Com’è il mondo dello spettacolo visto dall’interno? Fare teatro è un lavoro molto bello, ma c’è un dietro le quinte che è molto impegnativo. C’è un lavoro di preparazione che richiede mesi di studio e organizzazione, anche dal punto di vista burocratico e non solo per gli artisti”. Così ha sottolineato Antonio Desiderio, che parlando del suo lavoro ha aggiunto: “È un lavoro di grande responsabilità”.

La collaborazione con il liceo coreutico

Antonio Desiderio ha parlato della sua attività da manager, ma anche della collaborazione con il liceo coreutico Giuditta Pasta di Como. Il manager internazionale di opera lirica e balletto il 26 marzo ha partecipato a un nuovo incontro con gli studenti del liceo musicale comasco, che celebra il nuovo anno con un ricco calendario di appuntamenti virtuali. Antonio Desiderio è manager presso i teatri più importanti del mondo, dal San Carlo di Napoli fino al Bolshoi di Mosca, e ospite dell’istituto comasco ha illustrato “Il Lago dei Cigni”. Grande ospite Marianna Suriano, solista del Teatro dell’Opera di Roma.

Il Liceo Musicale e Coreutico Giuditta Pasta, strettamente connesso all’Accademia Giuditta Pasta, è unico nella provincia di Como ed è il terzo liceo coreutico attivo in tutta la Regione Lombardia. È stato istituito nell’anno scolastico 2013/2014 in base alla riforma dei Licei e vede uno stretto rapporto di collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma e con il Conservatorio di Como. “L’idea nasce dalla sua fondatrice. Sono aperitivi in cultura. Sono felice della collaborazione, il liceo coreutico è diventato apprezzato e conosciuto anche dalle famiglie, sono stati abbattuti i pregiudizi”, ha sottolineato, valorizzando un settore da troppo tempo bloccato a causa dell’emergenza Covid, come il mondo della ristorazione. “Le nostre scuole sono estremamente valide. L’Italia ha talenti ed eccellenze in tutto il mondo, a conferma del grande valore della cultura nostrana e della grande ricchezza artistica che vanta il nostro Paese.