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Antonio Razzi su elezioni, Berlusconi e la non candidatura

Antonio Razzi

All'ex senatore piace anche Matteo Salvini e sulla questione coreana afferma "Mi prendevano in giro".

Antonio Razzi non ha ancora digerito la delusione della non candidatura per le elezioni del 4 marzo. Il politico di Forza Italia non trattiene le critiche verso Nazario Pagano (coordinatore regionale neo eletto di Berlusconi nel collegio pescarese): “Nella scorsa legislatura siamo stati eletti in quattro, lui ha perso circa ottantamila voti, ma quale vittoria? Se non sapete la matematica non raccontate bugie, sennò ne racconterete molte di più sulla poltrona”.

Il rapporto con Berlusconi e Forza Italia

Razzi confessa ai nostri microfoni di aver provato in tutti i modi a contattare il Cavaliere: “L’avevo invitato al mio compleanno, ovviamente credevo non potesse venire visto che era periodo di propaganda elettorale, ma non mi ha neanche chiamato per farmi gli auguri!”. All’indiscrezione regalata da Vittorio Sgarbi (in una nostra intervista) relativa alla possibile nomina di Renato Brunetta come leader FI Razzi risponde: “Questo non credo, Renato è un grande attivista, una persona umile e non penso sarà investito di questa carica. Al momento vedo come leader Matteo Salvini…è stato furbo a levare ‘nord’ dal nome del suo partito”.

Il nuovo governo

A proposito del mandato del governo esplorativo non ha dubbi, molti sono i complimenti spesi a favore dei pentastellati che, a detta dell’abbruzzese, hanno avuto la grande intuizione di presentare la lista dei ministri prima del voto. Secondo Razzi infatti, toccherebbe a Di Maio il compito di formare il nuovo governo ma aggiunge un grande “se”: Matteo Salvini. La vittoria della Lega è il simbolo di una crescita il cui successo è frutto delle mire espansionistiche elettorali verso il sud Italia.

Corea, Trump e Kim Jong-un

Alla notizia della possibile intesa e del probabile incontro tra il presidente degli Usa e il leader nordcoreano, Antonio Razzi ci manifesta il suo personale sdegno rivolto a tutti i media che a suo dire lo avrebbero preso in giro: “Ho sempre sostenuto che Kim è buono..l’ho guardato negli occhi e mi sono detto che non è un tipo cattivo, con lui si può ragionare e porterà la pace in tutta l’Asia. Tra l’altro ho sentito che forse si incontreranno a Ginevra e quindi, nella mia amata Svizzera”.