Redazione Notizie.it La storia di Pasqua Salomone, anziana di 83 anni che va avanti con soli 57 euro al mese di pensione. La trasmissione televisiva “Quinta Colonna” l’ha intervistata nella sua casa a Roma. “Non avrei mai pensato di soffrire la fame alla mia età” ha detto alle telecamere. Nei suoi occhi permane un velo di ottimismo.
La storia dell’anziana signora
Filomena Leone e Alessandro Cracco, giornalisti del programma “Quinta Colonna”, hanno intervistato un’anziana signora romana che va avanti, ogni mese, con soli 589 euro di pensione. Facendo un calcolo delle spese destinate all’affitto della casa in cui vive (di appena 35 metri quadri) e alle bollette, è risultato che alla pensionata 83enne rimangono soltanto 57, 41 euro al mese, vale a dire meno di due euro al giorno. Pasqua deve spendere il poco che le resta per provvedere alle medicine e per mettere qualcosa nel frigorifero. Un frigorifero che è quasi sempre vuoto.
La paura di non farcela spaventa Pasqua quanto la necessità di chiedere aiuto la umilia. Il mondo idilliaco che vedeva tutto rose e fiori è divenuto un baratro da cui spesso sente di non riuscire a riemergere.
I due giornalisti hanno accompagnato l’anziana in un mercato comunale per vedere cosa sarebbe riuscita ad acquistare con solo 1,91 euro. Tra i banchi della frutta e della verdura, la signora si è fermata per comprare una mela, l’unico prodotto che poteva permettersi. Il commerciante si è assai stupito quando ha saputo a quanto ammonta la pensione mensile della signora e, impietosito, le ha regalato la mela. Un gesto generoso e gentile, come l’ha definito Pasqua, ma che, tuttavia, non ha fatto altro che coprirla di vergogna. L’anziana non avrebbe mai pensato di dover soffrire di fame alla sua età, ma, come afferma davanti alle telecamere, a volte la vita va così. In fondo, meglio una mela che niente.
Poveri anziani
Una realtà difficile, dunque, quella che l’83enne deve affrontare quotidianamente. Purtroppo non è la sola. Sono migliaia i pensionati italiani che, come Pasqua Salomone, stentano ad arrivare a fine mese. La misera pensione ricevuta periodicamente è talmente esigua che spesso l’unica strada da prendere è quella dell’elemosina. Si tratta di una condizione umiliante e disumana, come dichiarano diversi anziani dalla pensione insufficiente. Molti di loro sono talmente orgogliosi che scelgono di non appellarsi alle associazioni che si occupano di dare una mano alle vittime della povertà e si riducono a senzatetto.
