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Anziano chiede il divorzio per matrimonio non consumato

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Anziano 96enne chiede il divorzio dalla moglie 55enne perché il matrimonio non sarebbe stato consumato dopo un anno. La vicenda sarebbe più complessa.

Un uomo di 96 anni ha chiesto il divorzio dalla moglie 55enne con la motivazione di mancata consumazione del matrimonio entro il primo anno dalle nozze. Presentata in questi termini, la vicenda potrebbe fare sorridere, dati l’età dei suoi protagonisti e il motivo della richiesta di scioglimento dell’unione coniugale. Il sospetto è che dietro ci sia l’ennesimo caso di truffa nei confronti di una persona anziana. Ecco cosa è successo.

Matrimonio non consumato

L’uomo vive dal 25 giugno 2007 in una casa di riposo. Per questo motivo mai avrebbe convissuto con la consorte e tanto meno dormito con lei. I due si conoscono dalla seconda metà degli Anni Duemila. L’incontro avviene tramite un’agenzia immobiliare dove l’anziano si era recato per vendere un appartamento. In quell’occasione incontra la donna, un’amica del titolare. Il rapporto tra i due diventa sempre più stretto, poiché la donna comincia ad andare a trovare al ricovero l’oggi ultranovantenne e persino a portarlo fuori a pranzo con i suoi amici. Nel 2009 lo sposa civilmente presso il Comune di Lanciano, in provincia di Chieti. Delle nozze sono ignari i figli, gli altri parenti dello sposo e il personale della struttura in cui vive. Da questa struttura egli si allontana solo sporadicamente per visite in ospedale.

In seguito i familiari dell’uomo presentano denuncia, poiché la moglie di lui, dopo aver avuto accesso al suo conto corrente, avrebbe cercato d’intascare i proventi della vendita dell’appartamento del marito e la pensione di reversibilità di quest’ultimo. Per ora sarebbe entrata in possesso di quote di minima entità, come spiega la presunta parte lesa. Secondo i congiunti, il 96enne non si sarebbe reso conto di essere incappato in una truffatrice, della quale conosceva soltanto il nome, pur avendola sposata.

Badante e anziano

La decisione del giudice

A scoprire qualcosa di strano sono state le figlie dell’anziano. Queste, esaminando alcune cartelle esattoriali giunte nel 2016, si sono accorte di alcuni errori. Grande la sorpresa delle donne nel vedere che il padre, vedovo della prima moglie, risulta sposato una seconda volta. La presunta truffatrice, assistita dall’avvocata Carmelina Arditelli, si difende. Per farlo nega l’accusa e sottolinea di aver vissuto per quattro mesi a casa sua insieme all’anziano dopo le nozze. A suo sfavore c’è sicuramente il fatto di aver annunciato la falsa morte del marito, organizzando anche il funerale di quest’ultimo spacciandosi per sua nipote con i responsabili del cimitero. Però nel necrologio non compariva nemmeno il suo nome.

Ora la parola passa al giudice civile, Giuseppe Nappi. Questi deve decidere se concedere all’uomo, assistito dall’avvocato Andrea Cerrone, il divorzio immediato dalla moglie, non passando neppure dalla separazione. La motivazione, come già detto, è quella di matrimonio non consumato. Il 5 luglio 2018 è prevista un’udienza per sentire l’impresario di pompe funebri a cui la donna si era rivolta per comunicare il decesso di un uomo in realtà ancora vivo, e per scoprire se nella questione ci sia dell’altro.

Giudice