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Aperture a maggio, Bassetti: "Coprifuoco alle 24, green pass nei ristoranti e stadi a capienza ridotta

Matteo Bassetti sulle aperture a maggio

Possibili aperture a maggio: la ricetta del direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino di Genova

Aperture graduali, a cominciare dai locali all’aperto con conseguente spostamento del coprifuoco ed eventuale green pass eventualmente per quelli al chiuso pur mentenendo le varie misure di sicurezza. La ricetta di Bassetti per le possibili aperture a maggio.

Aperture a maggio, la mancanza di una data

Il comparto economico delle attività maggiormente penalizzate dalle chiusure e limitazioni di questo ultimo anno di pandemia è ormai allo stremo. Le vaccinazioni e la bella stagione promettono un sensibile miglioramento della situazione epidemiologica e pertanto la possibile e graduale apertura delle varie attività.

Trapelano indiscrezioni di varie date, ma ad oggi, una programmazione certa non è stata ancora comunicata anche se pare che un cronoprogramma delle riaperture potrebbe arrivare in settimana.

La ricetta di Bassetti per le aperture dei locali a maggio

Anche il noto Direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino di Genova Matteo Bassetti è convinto che occorra una data certa e al giornale online Open fondato da Enrico Mentana ha affermato che occorre riaprire in modo graduale e in sicurezza.

Facile a dirsi più difficile a farsi si potrebbe obiettare ma Bassetti indica anche quella che per lui è la sua ricetta per le riaperture.

Innanzitutto, approfittando del clima mite, si potrebbe cominciare con i locali all’aperto, con i tavoli all’esterno. Inoltre “Si potrebbe usare anche il green pass visto che abbiamo già milioni di persone vaccinate. Chi ha già ricevuto il vaccino o esibisce un tampone negativo, ad esempio, potrebbe sedersi anche all’interno così da ridurre al minimo i rischi”

Ovviamente il tutto rispettando precisi protocolli di sicurezza da far rispettare in maniera rigorosa.

Sì agli stadi e agli spettacoli con capienza limitata

Anche per quanto riguarda la riapertura degli stadi e delle altre manifestazioni Bassetti si è detto favorevole a patto di mettere alcuni paletti necessari al giusto distanziamento:

“Perché non possiamo fare, ad esempio, gli spettacoli all’aperto? Si potrebbero ipotizzare persino all’interno con un adeguato distanziamento, con un tampone negativo, con la vaccinazione. E comunque potremmo garantire il 20-30 per cento di riempimento, non di più”.

Quanto all’apertura degli stadi di cui si parla insistentemente negli ultimi giorni, soprattutto riguardo i prossimi Europei di calcio: “Sì, al 10-15 per cento per gli Europei così da dare una sorta di normalità, almeno per le ultime due partite del campionato. Ingressi separati, mascherine e distanziamento. Lo stadio mi sembra il posto più semplice in cui mettere la gente tenendola distanziata”.