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Apice fa rivivere Pompei

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Un paese in cui la vita è stata messa in "pausa" e il tempo si è fermato al 1962. E' ciò che è accaduto ad Apice, un piccolo paesino in provincia di Benevento, chiamato anche la Pompei del 900 perché la sua vita nasce nella stessa epoca. Apice infatti è un borgo eretto ai tempi dei romani, c...

Un paese in cui la vita è stata messa in “pausa” e il tempo si è fermato al 1962.
E’ ciò che è accaduto ad Apice, un piccolo paesino in provincia di Benevento, chiamato anche la Pompei del 900 perché la sua vita nasce nella stessa epoca. Apice infatti è un borgo eretto ai tempi dei romani, così come testimoniano alcuni elementi architettonici e urbanistici ancora visibili: un fascio littorio sulle mura di una delle chiese; tombe, colonne e monete risalenti a quell’epoca e, infine, la presenza della via Appia a pochi chilometri dal centro di Apice.
Il borgo di Apice è stato abbandonato a causa di due forti scosse di terremoto avvenute 21 Agosto 1962. Il paese venne evacuato per motivi di sicurezza e nessuno vi mise più piede. Nonostante l’intensità delle scosse, la più forte di magnitudo 6.1, gli edifici rimasero stranamente in piedi. I danni furono pochi, ma il paese venne comunque abbandonato e gli abitanti si stabilirono in un nuovo centro abitato costruito ad hoc nella collina di fronte. Non tutti però. Alcuni, forse i più testardi, si rifiutarono di abbandonare il borgo. L’ultimo abitante, un barbiere, si arrese nel 2013. Pochi anni dopo iniziarono i lavori di ristrutturazione del castello e al contempo venne vietato l’ingresso a chiunque tramite l’installazione di cancellate all’ingresso di Apice.

Il paese ha sempre avuto uno stile povero e semplice. Nessuna insegna luminosa e pochi elementi moderni – qualche elettrodomestico qua e là, ma pochi. Neanche il terremoto del 1962 è riuscito a cambiare l’aspetto di Apice. Stranamente, tutto è rimasto com’era. I veri e propri danni della scossa si vedono solo molto lontano rispetto al centro del paese, nelle case più “rustiche” che erano state erette alle periferie di Apice. Camminando del centro del paese, nella piazza, tutto sembra immutato. Per questo motivo Apice è definita la Pompei del 900. Qui il tempo si è fermato perché l’eruzione e i lapilli hanno “letteralmente” immobilizzato tutto e camminando tra le strade di Pompei sembra davvero di tornare al 79 d.C. Ad Apice invece l’immobilità è stata determinata dall’abbandono del paese.