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Apnee notturne: conseguenze e invalidità

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Un subdolo killer silenzioso che corrode l'organismo e lo espone a una serie di malattie: alla scoperta delle apnee notturne. Sono uno dei fenomeni più invisibili, più sottovalutati e al tempo stesso più pericolosi che attentano alle nostra salute. E alcuni rilievi statistici hanno reso noto che...

Un subdolo killer silenzioso che corrode l’organismo e lo espone a una serie di malattie: alla scoperta delle apnee notturne.

Sono uno dei fenomeni più invisibili, più sottovalutati e al tempo stesso più pericolosi che attentano alle nostra salute. E alcuni rilievi statistici hanno reso noto che la maggior parte degli individui che ne soffrono, non solo non ne sono minimamente consapevoli, ma spesso rifiutano di accettare la gravità della situazione fino a quando il disturbo non si acuisce, spesso irrimediabilmente. Le apnee notturne sono un killer subdolo e silenzioso, che erode l’organismo poco alla volta, privandolo dell’ossigeno e logorandolo. Le conseguenze sul lungo periodo sono devastanti, e coinvolgono non solo l’apparato respiratorio, ma soprattutto il cuore e in generale tutti i tessuti del corpo; i quali, ricevendo meno ossigeno, avvizziscono, deperiscono e muoiono.
Le apnee notturne sono causate da un temporaneo collasso delle vie respiratorie e si manifestano durante il sonno: spesso sono accompagnate da un russare rumoroso e gutturale, alternato ai (rari) momenti di “presa d’aria”, ma non è una manifestazione sistematica. Dunque bisogna fare attenzione anche se non si russa durante il sonno. Perché chi soffre di apnee notturne, quando dorme non respira. O meglio, lo fa soltanto quando l’organismo, sollecitato da tale mancanza, fa scattare dei meccanismi di difesa che inducono, finalmente, alla respirazione. Ma chi soffre di apnee notturne può restare anche diversi minuti senza respirare, accumulando danni che possono diventare irreparabili.
Le cause di tale disturbo sono molteplici: obesità, ipertrofia di lingue o tonsille, eccessivo rilassamento dei muscoli del collo. Le conseguenze nell’immediato sono: stanchezza, emicranie, sonno irregolare, inefficienza fisica e mentale. Ma sono le conseguenze a lungo termine a preoccupare: ipertensione, malattie del sistema cardiovascolare, infarto, ictus, sonnolenza durante il giorno. Per questo motivo, è necessario rivolgersi al medico non appena si prende coscienza dei sintomi ed effettuare le opportune terapie. Negli ultimi anni, sono persino sorte delle cliniche specializzate nella cura di questo disturbo.