> > Appendice: ecco a cosa serve

Appendice: ecco a cosa serve

appendice

Individuata da un gruppo di ricercatori della Midwestern University la funzione specifica dell'appendice, un tempo considerata mera vestigia filogenetica. Conosciuta anche come appendice vermiforme o appendice cecale, l'appendice è un prolungamento dell'intestino crasso; per la precisione, è una ...

Individuata da un gruppo di ricercatori della Midwestern University la funzione specifica dell’appendice, un tempo considerata mera vestigia filogenetica.

Conosciuta anche come appendice vermiforme o appendice cecale, l’appendice è un prolungamento dell’intestino crasso; per la precisione, è una “coda” sottile di tessuti molli posta alla fine del cieco, ovvero la porzione di appendice situata oltre la giunzione ileociecale (la parte di intestino crasso posta al di sotto del punto di congiunzione tra questo e l’intestino tenue). È considerata una vestigia filogenetica dello sviluppo dell’organismo umano, e a lungo è stato ipotizzato che sia ciò che rimane di un ulteriore organo (forse uno stomaco supplementare, alla maniera dei ruminanti, forse un terzo dotto intestinale). Ma le ricerche sulle sue reali funzioni sono tuttora in corso. Come molti sanno, tuttavia, questo prolungamento del dotto intestinale non è un organo vitale: spesso, a causa di infiammazioni gravi – la comune appendicite, dovuta allo stress apportato dai residui lavori di filtraggio svolti in uno stadio evolutivo precedente -, si rende necessaria la sua asportazione, che in genere avviene tramite intervento chirurgico, e senza conseguenze particolari né lunghe e complicate degenze.
In un individuo adulto, un’appendicite può essere lunga dai 5 ai 9 centimetri e larga circa 7 millimetri. La sua posizione e il suo orientamento sono variabili, e dipendono principalmente dallo sviluppo del feto nelle prime settimane di gestazione. È composta da diversi strati di tessuti sovrapposti l’uno all’altro, perlopiù di natura linfatica, che rivelano la funzione originaria di filtro dei nutrienti.
Ultimamente, un team di ricercatori della Midwestern University, in Arizona, afferma di avere individuato una funzione specifica nell’appendice. Essa sarebbe una riserva di flora intestinale; nello specifico, l’appendice rifornirebbe i tratti intestinali di alcuni batteri fondamentali per la scomposizione di una serie di nutrienti. Inoltre, la concentrazione di tessuto linfoide nell’appendice rappresenterebbe un’efficace protezione contro una serie di disturbi che, altrimenti, affliggerebbero sia l’intestino crasso che l’intestino tenue, e più in generale l’intero apparato digerente. In sintesi, l’appendice giocherebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema immunitario e nella costituzione delle difese da quest’ultimo scaturenti. Alla maniera della milza (organo deputato al filtraggio del sangue), dunque, non si tratta di un organo essenziale alla sopravvivenza dell’organismo, e può essere rimossa; ma al tempo stesso la sua asportazione espone l’organismo stesso a una serie di rischi di infezioni e malattie.