La partita iva deve essere aperta da chiunque decida di avviare un’attività in forma di impresa.
Non è tenuto ad aprire una partita iva colui che svolge un’attività in maniera occasionale (non supera i 30 giorni lavorativi e i 5000 euro annui).
E’ possibile aprire la partita iva da soli, in modo autonomo senza necessariamente avvalersi dell’ausilio di un professionista.
Vediamo in cosa consiste la procedura.
Costi e modalità
Aprire la partita iva non comporta alcun costo iniziale.
Innanzitutto è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività.
Tale comunicazione deve essere effettuata entro 30 giorni dal giorno di avvio della propria attività.
Si dovrà compilare l’apposito modello AA9/7 o il modello AA7/7 scaricabili online dal sito dell’agenzia delle entrate. Il primo qualora si svolga l’attività come lavoratore autonomi; il secondo se si sia costituita una società.
Una volta effettuata la compilazione, i moduli dovranno essere presentati all’agenzia delle entrate in duplice copia. Ci si può anche avvalere di un consulente o commercialista che provvederanno in via telematica.
Per aprire la partita iva si deve prima individuare il codice ateco (numero di 6 cifre) che permette di indentificare la tipologia di attività svolta nonché il regime contabile da applicare. Questo cambia in base al tipo di attività e al volume di affari.
Una volta presentata tutta la documentazione verrà assegnata la partita iva.
La partita iva è composta da 11 cifre che identificano l’imprenditore persona fisica oppure società che svolge l’attività imprenditoriale.