Redazione Notizie.it Tutti avrete notato che, specie nei centri commerciali, spiccano negozi di medicinali che assomigliano molto alle farmacie nell’aspetto. Tali negozi sono le parafarmacie, la differenza più grossa rispetto alle canoniche farmacie che tutti conosciamo è che possono vendere solo articoli da banco, ossia tutti quei medicinali e medicali che non necessitano di una prescrizione medica per essere fornite al cliente.
I requisiti
Innanzitutto, per aprire una parafarmacia dovrete scegliere un ampio locale con tanto spazio per esporre i medicinali e per tenere le scorte.
In secondo luogo, la parafarmacia dev’essere ben segnalata da una vistosa insegna ma non deve usare né il simbolo verde tipico delle farmacie né la scritta farmacia da sola, in quanto questo sarebbe non solo illegale ma anche una truffa nei confronti dei clienti.
In terzo e ultimo luogo, la vostra parafarmacia dovrà essere dotata di registratore di cassa e postazione POS necessaria per i pagamenti con le carte elettroniche.
Passiamo ora alla burocrazia: per avviare una parafarmacia non c’è bisogno che il proprietario sia laureato in farmacia o medicina; la laurea medica o farmaceutica serve però al personale della parafarmacia.
Per quanto riguarda invece la documentazione necessaria ad avviare una parafarmacia, per prima cosa bisogna aprire una Partita Iva, requisito necessario per costituire un’azienda ex novo. Successivamente, bisogna inoltrare domanda d’apertura alla Camera di Commercio competente per territorio, ottenere il nullaosta dell’ASL o del Comune in materia di igiene e sicurezza e inoltrare domanda al Ministero della Salute per la tracciabilità del farmaco.
Se avrete tutto in ordine, in meno di sei mesi potrete avviare la vostra nuova parafarmacia.
