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Aquarius senza bandiera: spunta l'ipotesi Vaticano

Aquarius, il blocco di Panama

"Non abbiamo contattato direttamente la Santa Sede. Se Sua Santità lo volesse, noi saremo ben accetti a considerarne la possibilità".

L’Aquarius potrebbe rimanere senza bandiera. La cancellazione della nave ong dai registri di Panama (e il rifiuto di Gibilterra) è stata definita un shock dal direttore della SOS Mediterranée. L’imbarcazione trasporta dal 25 settembre 58 migranti, raccolti da una missione di salvataggio a poche miglia dalla costa libica. In attesa del valzer europeo per la scelta del paese che si farà carico degli immigrati presenti a bordo, se l’Aquarius rimarrà orfana di bandiera potrebbe non solcare più le acque del Mediterraneo.
Con l’attuale crisi diplomatica è possibile che il “carico umano” verrà smistato tra Portogallo, Germania, Spagna, Francia: per questioni legate alle condizioni meteorologiche a nord ti Tripoli, la nave ong non ha potuto effettuare il trasbordo sulle imbarcazioni maltesi. Un’indiscrezione nella conferenza stampa di SOS Med avanza l’ipotesi dell’impegno da parte dello Stato Vaticano nella causa dell’Aquarius.

“Bandiera Vaticana? Ben accetta”

L’imbarcazione al termine della missione umanitaria in corso attraccherà nel porto di Marsiglia. Rotta verso acque francesi, speranza verso un ri-appello di Panama o verso la magnanimità di qualche paese membro dell’Ue. Il direttore operativo Frédéric Penard sa bene che l’Aquarius in queste condizioni non potrà tornare a battere le acque del Mediterraneo.

“La nostra richiesta è rivolta sia al governo di Panama di tornare indietro sulla decisione sia ai governi europei che hanno sempre detto che il valore di salvare le persone in mare è importante. Chiediamo di trovare una soluzione alla bandiera dell’Aquarius 2. Salvare le persone è più importante di ogni considerazione politica” -queste le dichiarazioni di Penard che, alla domanda di un cronista sulla possibilità di richiedere il vessillo dello Stato Vaticano, ha risposto così- “Non abbiamo contattato direttamente la Santa Sede. Se Sua Santità lo volesse, noi saremo ben accetti a considerarne la possibilità”.

Niente di impossibile se si fa riferimento alla linea della CEI in materia di crisi migratoria: un’apertura totale, solidarietà fatta di accoglienza per combattere la complessità dell’immigrazione nel nostro paese. Non è da escludere quindi che, un domani l’Aquarius possa far sventolare il drappo dei Papi di Roma: d’altronde Monsignor Galantino (segretario uscente della Conferenza Episcopale Italiana), più volte ha sostenuto e appoggiato l’operato delle Organizzazioni non governative impegnate nel salvataggio di vite umane.