> > Aquarius, Francia: posizione governo italiano "fa vomitare"

Aquarius, Francia: posizione governo italiano "fa vomitare"

macron aquarius

Dopo 72 ore i migranti della nave Aquarius sbarcheranno in Spagna. La Francia denuncia che la posizione dell'Italia "fa vomitare". Replica Di Maio.

Monta la polemica in Europa sul caso dei migranti a bordo della nave Aquarius non lasciata attraccare nei porti italiani. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini chiedeva che ad accoglierli fosse Malta. Alla fine però è stata la Spagna ad annunciare che avrebbe fatto sbarcare i 629 profughi a Valencia. Dura la reazione della Francia. Il portavoce del partito di Emmanuel Macron afferma infatti che la posizione del governo italiano sui migranti “è da vomitare”.

Migranti Aquarius su navi italiane

L’Italia non ha fatto sbarcare la nave della Ong SOS Mediterranee nei porti nostrani. L’obiettivo di Matteo Salvini era dirottare l’Aquarius a Malta, ma La Valletta non ha ceduto al “ricatto” del ministro dell’Interno. Dopo circa 72 ore in balia delle onde, è stata la Spagna ad annunciare che avrebbe accolto l’imbarcazione ed i 629 migranti. Ciò vuol dire, però, che i profughi, tra cui molti bambini e diverse donne incinte, dovranno sopportare altri quattro giorni di viaggio in mare. Ecco perché Medici senza Frontiere sottolinea che “la cosa più sensata sarebbe invece quella di consentire il loro sbarco in Italia e poi trasferirli via terra in Spagna”.

Il governo pentastellato spiega: “Abbiamo mandato viveri, monitorato la situazione dei passeggeri per mettere in sicurezza le donne incinta ma hanno rifiutato. Stamane manderemo vedette e navi per portarli verso Valencia”. La maggior parte dei profughi infatti verrà dirottata su due navi italiane. Circa 500 migranti attraverseranno i 1400 chilometri che li separa dal porto di Valencia su una nave della Marina italiana e su una delle Guardia costiera. Una soluzione che non evita lo scoppio delle polemiche.

“Dal nostro punto di vista questo non è l’uso migliore e razionale delle risorse SAR perché in un momento in cui tutte queste imbarcazioni che dovrebbero fare soccorso in un posto in cui la gente muore, sono in realtà impegnate in un trasferimento lungo, che richiede giorni, questo inficia la capacità di soccorso e quindi ci dispiace pensare che questa situazione comporterà degli altri morti” denuncia ai microfoni di Agorà Alessandro Porro, a bordo della nave Aquarius.

Francia contro Italia sul caso Aquarius

Non si fa attendere difatti la reazione della Francia sul caso Aquarius. Gabriel Attal, portavoce del partito di Emmanuel Macron (En Marche) non usa mezzi termini per classificare ciò che è avvenuto in questi ultimi tre giorni. In una intervista alla tv Public Sénat, Attal sostiene infatti che la posizione del governo italiano sui migranti “è da vomitare”. All’attacco anche il portavoce del governo francese. Benjamin Griveaux sottolinea come Macron consideri la posizione assunta dall’esecutivo a guida Lega-M5S “cinica e irresponsabile”.

“La Francia fa la sua parte, – aggiunge – ciò che è inaccettabile è il comportamento e la strumentalizzazione politica che è stata fatta dal governo italiano” sul caso Aquarius. Griveaux ammette comunque che “questa crisi ci deve indurre a rivedere e riformare le nostre regole europee in materia di politica migratoria” e per questo annuncia: “Francia e Germania faranno a fine giugno una proposta ambiziosa sulla scia del discorso della Sorbona del presidente Emmanuel Macron”.

Di Maio replica a Macron

“Proprio loro parlano…”, replica a stretto giro il vicepremier Luigi Di Maio. Il leader del MoVimento 5 Stelle, replicando alle accuse del portavoce di Macron, afferma quindi: “Sono contento che i francesi abbiano scoperto la responsabilità. – ed aggiunge – Se vogliono li aiutiamo noi: aprano i loro porti e noi gli trasferiamo un po’ di persone in Francia”.

“Grazie all’Italia finalmente in Europa si cambia. “Per difendere i nostri cittadini bisogna tornare a proteggere le frontiere” replica anche Matteo Salvini via Twitter.

Anche la Spagna contro l’Italia

Ma anche la Spagna, che ha aperto all’Aquarius il suo porto di Valencia, va all’attacco dell’Italia. In una intervista a Cadena Ser, il ministro della Giustizia Dolores Delgado sottolinea infatti che il permettere lo sbarco dei migranti “è una questione di umanità, è una questione di generosità, ma anche e fondamentalmente, si tratta di rispettare le convenzioni e i trattati internazionali di cui tutti gli Stati fanno parte”. Ecco perché Delgado non esclude per l’Italia rischi di “responsabilità penali internazionali“.

“La violazione di queste convenzioni e trattati internazionali potrebbe determinare responsabilità internazionali”, evidenzia. Il ministro della Giustizia spagnolo chiarisce infatti che il diritto umanitario è “essenziale” avvertendo che esistono “meccanismi” per perseguirne il mancato rispetto.

Depositato esposto contro chiusura porti

A rivolgersi per il momento alla magistratura è Gianfranco Mascia. L’esponente dei Verdi ha infatti presentato un esposto contro la chiusura dei porti stabilita dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Alla Procura di Roma Mascia di verificare se “il rifiuto di autorizzare l’attracco dei porti italiani della nave con a bordo oltre 600 immigrati, sia in violazione della Convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo siglata ad Amburgo nel 1979”. Normativa, si evidenzia nell’esposto, che “fissa l’obbligo di soccorso in mare a chi sia in pericolo di vita e quello del suo trasferimento in luogo più sicuro”.

Ma UE ringrazia l’Italia

Nonostante tanto clamore, l’Unione europea alla fine ringrazia l’Italia. “Molta attenzione è stata data alla vicenda di Aquarius ma questo è solo un incidente, un caso”, afferma infatti il commissario europeo alle Migrazioni europee. Dimitris Avramopoulos ricorda difatti come in queste ore il nostro Paese “sta salvando altri 900 migranti e mantiene le sue responsabilità”. Ecco perché ci tiene a ringraziare l’Italia per “gli erculei sforzi che ha fatto negli ultimi tre anni, e per questo deve essere lodata. – assicurando – La Commissione continuerà a sostenere l’Italia”.

Avramopoulos chiarisce infine che “nessuno in Europa crede” che quanto accaduto con l’Aquarius “sia solo una responsabilità italiana, maltese o spagnola. E’ una responsabilità europea e richiede una risposta europea”. “L’incidente dell’Aquarius dimostra che il nostro lavoro non è finito e non lo sarà presto” conclude.

Matteo Salvini puntualizza però che il nostro Paese dall’UE “non vuole soldi” ma “un aiuto concreto sulle migliaia di ricollocamenti che sono solo sulla carta e non sono effettivi”. Il ministro dell’Interno quindi ribadisce che l’obiettivo rimane quello di “ridurre le partenze e avere il nord del continente africano come paese di accoglienza e di selezione fra rifugiati veri e rifugiati finti”.