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Arriva da Arezzo una storia che ha dell’inverosimile, con un nonno distratto che sbaglia nipotina all’asilo nido e va via con un’altra bambina che porta lo stesso nome, mettendo in allarme l’intero istituto e i familiari della “falsa nipote”. In buona sostanza l’anziano non si sarebbe accorto, non subito almeno, che quella che serenamente teneva per mano portandosela a casa non era sua nipote.
Arezzo, nonno sbaglia porta di ingresso ed anche nipotina all’asilo nido
La ricostruzione dell’accaduto è abbastanza paradossale: secondo i media che hanno lanciato la notizia il nonno avrebbe preso due svarioni, il primo dei quali si sarebbe sostanziato nella sua decisione di suonare non all’uscio della scuola materna dove c’era la nipotina, ma alla porta accanto, che invece è quella del nido. Le scuole materne, dopo le chiusure dovute ai lockdown hanno ripreso il loro regolare funzionamento che come noto si protrae fino alla fine di giugno.
Arezzo, nonno sbaglia nipotina all’asilo nido: il genitore chiama la polizia
E di fatto il secondo errore era in agguato, ed era quello più grosso: il nonno non ha riconosciuto la bimba che gli veniva consegnata e non si è accorto che non era affatto sua nipote, ma un’altra e di età inferiore, circa due anni. E per oltre una mezzora l’uomo non si sarebbe accorto dell’errore, il tempo di raggiungere casa e prendere atto, con un “aiutino” dei familiari mummificati, del fatto che se quella bambina non lo aveva ancora chiamato “nonno” forse un motivo c’era. Ma il vero dramma si stava consumando a scuola, dove un genitore della “non nipote” era arrivato per prenderla, e non trovandola, aveva diviso il suo tempo fra un mezzo infarto ed una veloce telefonata alla Polizia.
Arezzo, nonno sbaglia nipotina all’asilo nido: il comune avvia un procedimento disciplinare
Dal canto suo la vera nipotina era ancora in attesa nella scuola materna che qualcuno si ricordasse di lei. L’equivoco è stato chiarito, tuttavia il vicesindaco Lucia Tanti non l’ha messa giù tanto sottile, e ha fatto benissimo: “L’errore della struttura c’è stato e verrà codificato in capo a chi lo ha fatto con le conseguenze disciplinari previste”. Sono infatti partiti gli accertamenti disciplinari su un educatore e su un custode del nido municipale. I parenti devono infatti esibire una delega per il ritiro dei minori e la semplice omonimia fra le due bambine non giustifica certo un errore così grossolano.