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Armadio di Grace: "Come professional organizer aiuto le persone a sfruttare meglio le risorse che hanno a disposizione"

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Erika Grazia Lombardo, fondatrice di Armadio di Grace, ci ha raccontato il lavoro del professional organizer annunciando anche l'uscita del suo secondo libro.

Tutto è partito come una curiosità personale, un modo per riuscire ad essere meno disordinata. Con queste premesse Erika è arrivata ad essere una professional organizer di successo creando anche una pagina Instagram, Armadio di Grace. Nell’intervista ci ha raccontato cosa fa e quali sono i suoi progetti per il futuro.

Come ti sei avvicinata a questo lavoro?

Ho iniziato a sentirne parlare quando nel 2016 ha iniziato a spopolare il fenomeno di Marie Kondo. C’è stato il suo primo libro, l’ho letto e mi sono avvicinata a questo mondo per casa mia inizialmente. Poi da lì è partito tutto.

Per chi non conosce questa professione, quali sono i vantaggi dell’affidarsi a una figura come la tua?

Il Professional organizer è un supporto per aiutare la persona a sfruttare al meglio le risorse che ha a disposizione. Nel mio caso mi occupo di domestico quindi parliamo di organizzazione funzionale. Poi in realtà il professional organizer può occuparsi anche per esempio dell’organizzazione lavorativa o quella della famiglia con i vari compiti di ognuno. Diciamo che comunque il fine ultimo di tutti gli ambiti è quello di supportare al meglio la persona e riuscire ad agevolarla e facilitarla nella vita di tutti i giorni.

Quali sono i consigli imprescindibili per fare un cambio di stagione?

Per prima cosa consiglio di fare decluttering, quindi eliminare il superfluo (non per forza buttandolo tra i rifiuti, ci sono molte alternative). Questo ci aiuta a tenere solo quelle cose che ci va di indossare, poi ci sta avere anche degli abiti ricordo, li abbiamo tutti, però diciamo che il grosso del nostro armadio dovrebbe essere composto da indumenti che ci rappresentano e ci fanno sentire bene. Già questa cosa aiuta tanto perchè va a ridurre le quantità quindi anche il cambio di stagione sarà più semplice.

La seconda cosa è suddividere l’armadio in categorie (una zona per i pantaloni una per le maglie e così via) oppure anche suddividerli per occasioni d’uso (abiti da lavoro, abbigliamento sportivo e così via). Questo è molto utile perchè ci aiuta a trovare subito ciò che ci serve senza doverlo cercare.

Infine consiglio sempre di suddividere ogni categoria in scala cromatica. Questo significa seguire un ordine di colore per facilitare la ricerca di ciò che ci serve.

Nella tua esperienza, quanto è disposta la gente a staccarsi dai propri vestiti e dalle proprie cose?

In generale si fa molta fatica, poi dipende molto da persona a persona. Noi ci sentiamo legati alle cose, a volte perchè è un ricordo a volte perchè pensiamo che un domani potrebbero servirci però la fatica c’è.

Una cosa che è sottovalutata è piegare le cose, è vero?

Il piegato ti fa perdere tempo ma è anche un qualcosa che in base a come lo fai ti agevola tanto. Io consiglio sempre il metodo di Marie Kondo, che si chiama “Piega con Marie” che ti permette di piegare i capi in verticale. Così si creano dei pacchetti da tenere poi nell’armadio o nel cassetto uno in fila all’altro e questo è fondamentale perchè ci riallaccia al discorso di semplificarci la vita. Pensiamo a quando abbiamo le cose una sopra l’altra: o dimentichiamo ciò che c’è sotto oppure per prenderlo roviniamo e sgualciamo tutto quanto. In questo modo invece vediamo tutto ciò che abbiamo davanti e pensiamo solo ciò che ci serve.

Il problema secondo me è che quando provi un metodo nuovo ti ci devi abituare e quindi perdi più tempo e pensi non ne valga la pena. In realtà poi hai dei benefici più avanti.

Quali sono gli errori più comuni e più strani che ti trovi ad affrontare quando sistemi gli armadi dei tuoi clienti?

La cosa che vedo più spesso è di continuare ad accumulare cose: più ne abbiamo più diventa difficile gestire il tutto. Ma questo richiede tempo e nessuno ce l’ha.

Un’altra cosa che noto spesso è di non mantenere il risultato che uno ha ottenuto. Questo accade perchè manca la volontà e la motivazione di dedicarsi ad una cosa che sembra inutile. Il problema è che se ci troviamo di fronte poi ad un armadio o ad un ambiente della casa disordinato, ci servirà ancora più tempo per risistemarlo da zero. Fare un lavoro graduale aiuta tanto.

Se dovessi dare dei consigli per mantenere l’ordine, quali sarebbero?

Come dicevo prima suddividere in categorie l’armadio, perchè ci aiuta poi a rimettere le cose al proprio posto dopo averle utilizzate. Un’altra cosa è allenarsi alla volontà perchè sono azioni che richiedono poco tempo ma che spesso non abbiamo voglia di fare: dobbiamo fare diventare delle abitudini e farle senza pensarci.

Anche perchè spesso è una questione di pigrizia: è un’azione così semplice che si tende a procrastinare.

E’ così. Io faccio sempre l’esempio del bagno: quando finisci di usare la spazzola la poggi sul piano. Ma se ci pensiamo il tempo che impieghiamo per compiere quell’azione è lo stesso che impiegheremmo per sistemarla al suo posto.

Volendo allontanarsi un po’ dagli armadi e dal settore dell’abbigliamento, un professional organizer può sistemare dalla dispensa dalla cucina all’armadio del bagno e forse non tutti lo sanno.

Si perchè si tende più a parlare di closet organizer, mentre in realtà il professional organizer può spaziare in tutti gli ambienti. Dai mobili della cucina e del bagno, dalle camerette fino ad arrivare ai garage, alle cantine e a quelle zone che ti danno un bel da fare.

Un altro tema spinoso è quello della valigia: 3 consigli che si possono sfruttare per fare una valigia ordinata

La prima cosa è cercare di portarsi degli outfit che si possano anche combinare tra loro. In questo modo si riducono le quantità ma si hanno sempre cambi differenti. Poi l’altra cosa è piegare in verticale per risparmiare spazio, utilizzare degli organizer che permettono di dividere in spazi la valigia e una volta arrivati a destinazione è sufficiente toglierli dalla valigia e metterli nell’armadio così da avere sempre tutto bene in ordine senza dover disfare e rifare la valigia. Infine la cosa che aiuta tantissimo soprattutto al ritorno sono i sacchi sottovuoto manuali, quindi senza uso di aspirapolvere. Quindi si possono mettere lì le cose sporche, la biancheria, ecc, si arrotola il sacchetto per togliere tutta l’aria si chiude il sacchetto e occupa poco spazio.

Cosa hai in serbo per il prossimo futuro?

La cosa che sta per arrivare è il mio secondo libro che si chiama “La casa leggera – Il quaderno”. Mi piace chiamarlo uno strumento perchè non voglio svelare troppo ma è un qualcosa che aiuterà a tenere in ordine la casa, a tenere traccia dei progressi. E’ uno strumento che ho pensato per aiutare nella pratica di organizzazione della casa.

E quando usirà?

A fine aprile.