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Milano, arrestate 33 persone per spaccio e rapine

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Finiti in manette 27 italiani e 6 albanesi: si occupavano di spaccio e rapine nel Nord Italia

Ben 33 persone, di cui 27 italiani e 6 albanesi, sono state condotte agli arresti dalla polizia di Stato. L’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. La droga veniva importata e poi commercializzata nella città di Milano e nelle provincie limitrofe.

L’indagine, denominata “Old Story Eden”, è stata eseguita dalla Squadra Mobile del capoluogo lombardo. Essa ha avuto inizio dopo che gli agenti avevano individuato un gruppo criminale italiano che stava cercando di investire i profitti derivanti da alcune rapine nel mercato della droga. L’osservazione dei flussi di denaro e di droga ha reso possibile quindi l’individuazione dei 33 malviventi, ora finiti in manette.

Spaccio e rapine: i soldi, le armi e la droga sequestrati

I poliziotti sono riusciti a scovare addirittura 22 chili di cocaina, 30 chili di marijuana, 1 chilo e 1/2 di hashish. Hanno trovato inoltre una pistola clandestina, un’arma da guerra con le munizioni e più o meno mezzo milione di euro in contanti. Gli agenti hanno anche sequestrato in via preventiva 11 auto, 10 immobili e 32 conti bancari. La banda operava attivamente anche nelle province di Trieste, Treviso e Varese.

Altri arresti per droga in viale Monza a Milano

Solo ieri, in viale Monza a Milano, è avvenuto la sparatoria e il conseguente arresto di Danso Bakary. Il giovane 22enne gambiano si trovava sotto l’effetto della droga e con due coltelli in mano. Il ragazzo, che possedere altri sette alias, era già stato arrestato lo scorso anno per spaccio. Ieri pomeriggio gli investigatori hanno perquisito il suo appartamento in viale Arquà. Qui i poliziotti hanno trovato 10 persone, quattro regolari e sei irregolari, anche loro del Gambia. E anche loro in possesso di marijuana e cocaina. Tra di loro sono stati arrestati. Secondo gli investigatori, l’appartamento potrebbe essere addirittura un punto di ritrovo per la lavorazione e il confezionamento della droga che precede lo spaccio in zona.