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Arrestati pusher di shaboo: metanfetamina orientale

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Sette spaciatori di shaboo sono stati arrestati dai carabinieri a Roma. Sono tutti uomini di origine filippina, di età tra i 27 e 43 anni

Ben setti arresti per spaccio di shaboo a Roma. Ad effettuare l’operazione sono stati i carabinieri della Compagnia Roma Centro. Tutte le persone finite in manette sono uomini di provenienza filippina, con un’età compresa tra i 27 e i 43 anni. Lo shaboo è una mentafetamina molto diffusa tra i gruppi etnici. Tuttavia, a farne un pericoloso uso ci sarebbero anche molti giovani italiani, che attirati dalla fama dello shaboo (più devastante della cocaina), ne alimentano il mercato.

Shaboo, 7 arresti a Roma

I sette pusher arrestati per spaccio di shaboo operavano a Prati e a Trionfale. I primi due individui finiti in manette, aventi un’età di 35 e 37 anni, erano stati notati da una pattuglia di carabinieri in servizio con abiti civili presso il quartiere di Torrevecchia. A causa dei loro atteggiamenti ritenuti alquato sospetti, i militari hanno deciso di sottoporli ad un controllo. I due uomini, di nazionalità filippina come tutti i 7 pusher poi arrestati, erano in possesso di due dosi di shaboo. I carabinieri hanno perquisito quindi le loro abitazioni. Negli appartamenti, i militari hanno rinvenuto ben 10 dosi di questa pericolosa mentafetamina proveniente dall’oriente. Non solo, i carabinieri hanno anche trovato un bilancino e del denaro contante, con ogni probabilità ricavato dall’azione illecita dei due filippini.

Ma non finisce qui. Non molte ore dopo, un’altra pattuglia di carabinieri, a bordo di una civetta, vede un gruppo di cinque filippini. Siamo a in piazzale degli Eroi. I militari decidono di fermarli per un controllo. Sono tutti filippini, domiciliati a in viale Medaglie d’Oro. Molto imprudentemente, hanno attirato le attenzioni dei carabinieri a causa dei loro schiamazzi esagerati. Perquisiti, i militari hanno trovato alcune dosi di shaboo, la mentafetamina orientale. A quel punto, l’inevitabile passo successivo, era quello di perquisire anche le abitazione dei cinque filippini. Lo scenario che si è posto di fronte ai militari è stato analogo a quello avvenuto poche ore prima nel quartiere di Torrevecchia. I militari, senza faticare troppo, sono infatti giunti al ritrovamento di ben sette dosi di shaboo, utensili per preparare e confezionare le dosi, e ben 900 euro di denaro contante.

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Shaboo

Lo shaboo è una droga sintetica, che venne creata per la prima volta nei laboratori giapponesi intorno alla fine dell’800. Questa mentafetamina, è in grado di provocare, in tempistiche parecchio corte, assuefazione e gravi problemi al sistema nervoso centrale. Lo shaboo è anche conosciuto come droga dei kamikaze. Questo perché era un tipo di metanfetamina molto pericolosa che veniva somministrata ai kamikaze nipponici per fargli trovare il coraggio per eseguire azioni suicide.

Lo shaboo può togliere fatica e fame per un periodo molto lungo, circa 14-16 ore. Questa mentafetamina causa dipendenza nell’immediato, e porta a comportamenti violenti, ansia, paranoia, confusione, insonnia e disturbi della personalità. Il tutto è introdotto da stati di euforia e apparente lucidità. Può portare anche alla devastazione del volto, se assunta anche solo per periodi medio-lunghi. Purtroppo, lo shaboo è un succulento affare. Il prezzo di un grammo, infatti, è compreso, a seconda della purezza della sostanza, tra i 100 e i 200 euro.