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Arrestato 80enne: aveva nel PC 3000 video pedopornografici

80enne arrestato

L'uomo era un vero collezionista pervertito, e il materiare in suo possesso ritrae minorenni tra i 4 e i 14 anni.

Arrestato 80enne a Roma, per detenzione di materiale pedopornografico. L’uomo, aveva una vera e propria collezione, che ritraeva minorenni con un’età compresa tra i 4 ed i 14 anni. Vi erano migliaia di files sul suo pc. Sono stati trovati oltre 3000 film porno, e anche materiale cartaceo. Tutto il materiale è stato messo sotto sequestro, e sarà oggetto di altre approfondite indagini, dove sarà coinvolta anche la Polizia Postale.

Arrestato 80enne Roma

Arrestato 80enne, in possesso di materiale pedopornografico. È difficile spiegare e giustificare il possesso di migliaia di files di foto pedopornografiche, salvate sia nello smartphone che in alcuni hard disk e video pedopornografici. Ritrovati, inoltre anche più di 3.000 film porno e stampe dal contenuto hard che tappezzavano le pareti dell’appartamento. Tutto questo materiale è stato trovato dagli agenti del Commissariato San Basilio nel corso di una perquisizione effettuata. Gli agenti di polizia del commissariato sono giunti a sapere che l’80enne, un incensurato, era in possesso di materiale pedopornografico. Pertanto, hanno deciso di effettuare gli accertamenti. In seguito ad alcuni servizi di appostamento, la perquisizione è stata innescata.

L’arrestato 80enne era un vero e proprio collezionista pervertito di immagini pedopornografiche. Queste, ritraggono bambini e ragazzini minori con età compresa tra i 4 ed i 14 anni. L’arrestato 80enne giungeva a queste immagini caricandole da internet. A differenza di molte altre persone anziane, lui ci sapeva fare con la tecnologia. L’intero materiale rinvenuto è stato messo sotto sequestro. Successivamente, sarà oggetto di altri approfondimenti investigativi, anche con la collaborazione della Polizia Postale. L’arrestato 80enne, alla fine degli accertamenti, è stato messo in manette e condotto presso il penitenziario di Regina Coeli, Attualmente, è a disposizione dell’autorità giudiziaria, dinanzi alla quale dovrà rispondere all’accusa di detenzione aggravata di materiale pedopornografico.

Arresti a Trento

A ottobre scorso, la polizia di Trento ha arrestato 10 persone, coinvolte in un gravissimo giro dipedofili e pedopornografi che si era sviluppato nel web, e di conseguenza oltre i confini regionali. Le indagini hanno inoltre portato a 47 perquisizioni, che hanno fatto sequestrare diverso materiale compromettente. A svolgere l’operazione sono stati precisamente gli agenti della polizia Postale e delle Comunicazioni di Bolzano.

Il merito di questo importante risultato, e da attribuire agli investigatori informatici. Questi sono riusciti a risalire ad una fitta rete di pedofili e pedopornografi che, utilizzando il servizio di instant messagging criptato di un notissimo applicativo, ritenuto riservato e sicuro, aveva prodotto e scambiato numeroso materiale illecito.
A far partire l’inchiesta è stato l’arresto di un 38enne altoatesino, avvenuto il primo febbraio del 2016. L’uomo è stato trovato in possesso di 4 Terabyte di materiale digitale (tra video e foto) contenente materiale pornografico con protagonisti dei minorenni.

Ovviamente l’arrestato si è subito difeso e giustificato, affermando fortemente che quello si tratta di materiale scaricato dalla navigazione internet, e quindi ceduto da soggetti dei quali non era in grado di indicare generalità o altri dettagli utili per poter risalire a questi individui.
Gli investigatori informatici della Polizia delle Comunicazioni sono rimasti sospettosi, ed hanno trovato tra le prove digitali del pc in sequestro un mastodontico utilizzo dell’applicazione VOIP ed una ingente rubrica fatta da molti contatti, probabilmente troppi.
Gli inquirenti riusciti perciò, grazie all’utilizzo di specifici software, a ricostruire a posteriori un’enorme quantità di conversazioni di pedofili, dalle quali emergeva la morbosità degli interlocutori riguardo alle pratiche sessuali con minorenni.