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Arrestato dai carabinieri macellaio moroso per 26mila euro di bollette della luce

I Carabinieri hanno arrestato un macellaio campano

Allaccio abusivo e contatore che non rilevava consumo alcuno: arrestato dai carabinieri un macellaio moroso per 26mila euro di bollette della luce

Vicenda surreale a Pozzuoli, in provincia di Napoli, dove secondo i media è stato arrestato un macellaio moroso per ben 26mila euro di bollette della luce non pagate.  Il commerciante è finito ristretto agli arresti domiciliari non tanto per la sua clamorosa insolvenza, quanto per aver presuntivamente tentato di corrompere i tecnici Enel incaricati del controllo a suo carico. 

Arrestato dai carabinieri macellaio moroso

Il dato asseverato da una velina degli operanti, i Carabinieri della territoriale, è che nella macelleria del fermato sarebbe stato “accertato un allaccio abusivo alla rete elettrica. Il contatore non rilevava consumi, ma i carabinieri della locale stazione e i tecnici specialisti dell’Enel hanno scoperto che, nonostante l’erogazione di energia, più di 26mila euro non erano mai arrivati nelle casse del gestore”. A quel punto era scattato il controllo mirato nei confronti del 37enne titolare della macelleria. 

La presunta corruzione dei tecnici

Pare che, secondo quanto riferito dai tecnici denuncianti, a quel punto l’uomo abbia provato a corromperli. In pratica, secondo quanto appurato dai militari operanti, il macellaio avrebbe chiesto ai tecnici “di chiudere un occhio” e di non verbalizzare l’esito del controllo che era decisamente a suo sfavore. Pare che l’uomo abbia promesso “un regalo in cambio”, il che configurerebbe appunto la tentata corruzione. I media spiegano che l’uomo avrebbe offerto la carne del suo banco ma la lettura delle dinamiche su cui fonda la presunzione di reato è incerta e poco chiara. Ad ogni modo per l’imprenditore è scattata la misura di cautela nelle more dell’accertamento delle sue responsabilità. Attualmente l’indagato ai domiciliari per furto di energia elettrica e tentata corruzione.