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Costringe 16enne a prostituirsi al Porto: arrestato romeno

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Arrestato romeno che ha costretto per lungo tempo una giovane ragazza a prostituirsi. La vicenda si svolge a San Cristoforo, in provincia di Catania.

Arrestato romeno che ha costretto per lungo tempo una giovane ragazza a prostituirsi. La vicenda si svolge a San Cristoforo, in provincia di Catania. La sfortunata protagonista di questa storia è una ragazza di 16 anni di origine romena. La ragazzina era stata invitata da una connazionale, Mariana Ozsvat, e da un uomo di 37 anni a venire in italia con la falsa speranza di fare la badante. La giovane è stata incastrata dai due che l’hanno segregata in casa e l’hanno costretta a prostituirsi.

La storia

Arrestato romeno che segregava in casa una minorenne. L’uomo di 37 anni, Ciui Ovidiu, è di origini romene ed è stato arrestato dalle forze dell’ordine di Catania. Il malvivente ha segregato una ragazza di 16 anni in una casa di San Cristoforo, obbligandola poi alla sera a prostituirsi al porto di Catania. La sfortunata protagonista di questa storia è stata tratta in inganno non solo dall’uomo romeno ma anche da una donna, sua connazionale. Mariana Ozsvat, insieme al 37 enne, avevano promesso alla giovane ragazza di farla lavorare come badante in Italia. La giovane allora, contenta della proposta lavorativa decide di trasferirsi in Italia. Purtroppo inconsapevole di quelle che le sarebbe accaduto.

L’arresto

Fortunatamente le forze dell’ordine di Catania sono riuscite ad individuare l’uomo e l’hanno arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile. Nello scorso marzo la donna complice del 37 enne era già stata fermata dalla polizia e sbattuta in carcere. L’uomo al tempo era risultato irreperibile finchè non è stato rintracciato nei pressi della stazione ferroviaria di Catania. Gli agenti lo hanno arrestato domenica mattina. L’uomo aveva attirato la sua attenzione perchè la notte precedente aveva fatto una rapina. La rapina risulta essere stata piuttosto grave di conseguenze le forze dell’ordine stavano cercando con veemenza il responsabile. In questo momento il malvivente è riunchiuso nel carcere di piazza Lanza.

Un altro caso

Lo scorso luglio si consuma un altro caso di forzata prostituzione ai danni di una donna di 37 anni. A costringere la donna a prostituirsi era il compagno, anche lui di origine romene. L’uomo accompagnava ogni giorno la compagna nella zona industriale dove la povera donna era costretta a prostituirsi. La pena, se non portava a casa la cifra stabilita dal compagno, erano calci e pugni. La povera 37 enne oltre alla prostituzione doveva occuparsi anche di rubare nei centri commerciali. La donna era arrivate in Italia nel 2013 in cerca di un lavoro. Con lei sono venuti anche i figli di 5 e 9 anni e ovviamente anche il compagno.

Le violenze

Il compagno romeno della donna, di età 50 anni, non è mai stato particolamente incline al lavoro. Di conseguenza aveva deciso di far lavorare la moglie al posto suo. Il 50 enne costringeva la poveretta a suon di botte a vendere il suo corpo e a rubare nei centri commerciali della zona. Il compagno nel frattempo restava a casa e aspettava che la donna tornava. I soldi che riceveva dalla prostituzione venivano sequestrati per l’80% dall’uomo. Alla donna rimaneva soltanto il 20% da spendere anche per il sostentamento dei due figli.

La denuncia

Ad un certo punto, la donna non ha più resistito e ha deciso di denunciare tutta la vicenda alle forze dell’ordine. Un giorno si è recata in caserma dai Carabinieri e ha iniziato a raccontare tutti i dettagli. I militari, dopo aver portato in un posto sicuro i minori, hanno provveduto a condannare il 50 enne agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio.