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Arrestato strozzino 45enne: sequestrati 7 milioni, interessi del 600%

Nassiriya

Uno strozzino di quarantacinque anni è stato arrestato dai carabinieri di Roma con le accuse di di usura aggravata e tentata estorsione.

Uno strozzino di quarantacinque anni è stato arrestato dai carabinieri di Roma con le accuse di di usura aggravata e tentata estorsione. Le indagini che hanno portato all’arresto dell’uomo sono cominciate da una denuncia effettuata da un imprenditore. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, a fronte di un prestito di circa 630mila euro, la vittima in tutto ha sborsato una cifra pari a 4.246.000 euro circa, con un interesse dunque del 673,97% circa.

Arrestato uno strozzino a Roma

I carabinieri di Roma hanno arrestato un uomo di quarantacinque anni, accusato di usura aggravata e tentata estorsione. Le indagini sono cominciate da una denuncia effettuata da un imprenditore.

Secondo quanto è stato raccolto dagli inquirenti, infatti, a fronte di un prestito di 630mila euro la vittima ha sborsato in tutto una cifra pari a 4.246.000 euro circa, con un interesse dunque del 673,97% circa. Lo strozzino aveva ereditato dal padre i crediti che aveva accumulato in passato dalla sua attività usuraria. Ma oltre all’arresto, i carabinieri hanno provveduto a sequestrare beni di valore pari a sette milioni di euro.

Le indagini

Come già accennato in precedenza, l’arresto dello strozzino è avvenuto nella serata di ieri ed è stato eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma. L’ordinanza di custodia cautelare è stata invece emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

L’attività investigativa è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma (Gruppo reati contro il patrimonio, usura ed estorsioni) ed è stata condotta dal Nucleo Investigativo CC di Roma. L’inchiesta ha fatto luce su un complesso sistema usuraio, con tanto di giro d’affari di milioni di euro.

Le indagini sono state avviate nel febbraio del 2017 in seguito ad una denuncia di un imprenditore operante nel settore della torrefazione del caffè. La vittima per diversi anni ha subito ogni tipo di vessazione, salvo poi decidere di denunciare i propri strozzini.

Il sistema

Le successive verifiche hanno permesso agli investigatori di ricostruire un sistema di prestiti e i rispettivi interessi usurari che sono andati avanti per diverso tempo. L’arrestato, insieme ad un complice ancora a piede libero, ha elargito prestiti per centinaia di migliaia di euro. In cambio, la vittima è stata costretta a rilasciare assegni e scritture private che attestavano falsamente la vendita di beni immobili o di opere d’arte di ingente valore.

Queste scritture private avevano come obiettivo quello di garantire il pagamento del prestito e a giustificare, agli occhi degli inquirenti, le transazioni di denaro tra usuraio e vittima. nel momento in cui la vittima non è più riuscita a corrispondere gli interessi accordati, lo strozzino è diventato proprietario dei beni che erano stati promessi a momento del prestito, dando in questo modo esecuzione ai fittizi contratti di compravendita.

Ma non solo. Nel frattempo, lo strozzino ha anche promosso azioni legali sulla base degli assegni in suo possesso. Così ha determinato il fallimento o il pignoramento di beni ai danni dell’imprenditore usurato.

Nel corso dell’indagine è stata individuata anche una seconda vittima, un noto gallerista d’arte di Roma. L’uomo infatti ha subito danni per milioni di euro, rischiando più volte la perdita della propria azienda.