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Arrivano i guai non più nascosti di Putin e il dissenso dei siloviki

Il leader ceceno Kadyrov

Da cosa derivano i guai non più nascosti di Putin e il dissenso dei siloviki, gli uomini più importanti nella gestione delle decisioni in Russia

Dopo la disfatta militare di Lyman arrivano i guai non più nascosti di Putin e il dissenso dei siloviki, con gli uomini chiave dell’apparato di potere del Cremlino che ormai escono allo scoperto in un clima evidente da resa dei conti. Ma cosa sta succedendo e soprattutto, chi sono i siloviki? La definizione indica uomini di altissimo peso specifico politico o militare che lavorano per i “silovye ministerstva”,  quelli che Inside Over chiama “i ministeri della forza, quelli cioè che con i metodi forti reggono le sorti di Mosca”. 

Vladimir Putin e il dissenso dei siloviki

Insomma, parliamo dell’ala dura del cerchio magico di chi governa la Russia. E come spiega AdnKronos la sconfitta di Lyman poco prima dell’annessione delle quattro regioni del sud est dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin, ha scoperchiato un vaso di Pandora che esiste da sempre ma che prima era molto più celato: il dissenso e le “rivalità fra le diverse fazioni degli apparati militari e della sicurezza”. Moti criticano e le critiche “avvengono apertamente e a voce alta”. 

Chi sono i critici sulla condotta della guerra

Qualcuno addirittura grida al golpe e qualcun altro critica apertamente la condotta sulla guerra, come per la seconda volta ha fatto il governatore della Cecenia, Ramzan Kadyrov. A lui si è unito anche Evgeny Prigozhin, finanziatore e “padre” del gruppo Wagner. Con loro da qualche ora ci sono anche l’ex generale ora deputato, Andrei Gurulev ed Igor Girkin, noto anche come Strelkov, fra i primi a scendere in campo nel Donbass nel 2014.