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**Arte: prezzo record per la falsa Monna Lisa, venduta per 2 milioni e 900mila euro**

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Parigi, 18 giu. - (Adnkronos) - Prezzo record per la più celebre tra le repliche della Monna Lisa di Leonardo: la cosiddetta 'Gioconda di Hekking' è stata aggiudicata ad un'asta online organizzata dalla casa Christie's di Parigi per 2 milioni e 900 mila euro. Dopo s...

Parigi, 18 giu. – (Adnkronos) – Prezzo record per la più celebre tra le repliche della Monna Lisa di Leonardo: la cosiddetta 'Gioconda di Hekking' è stata aggiudicata ad un'asta online organizzata dalla casa Christie's di Parigi per 2 milioni e 900 mila euro. Dopo sette giorni di offerte sul sito internet tra 14 offerenti provenienti da tutto il mondo, il dipinto è stato venduto oggi ad un collezionista europeo, che ha richiesto di restare anonimo, per l'impressionante cifra che ha stabilito un nuovo record mondiale. Il dipinto risalente all'inizio del XVII secolo è partito da una stima di 200 mila euro.

Per tutta la vita il collezionista e antiquario Raymond Hekking (1886-1977) ha sostenuto che la Monna Lisa del Louvre di Parigi fosse in realtà solo una copia e che l'originale fosse quello in suo possesso. Hekking aveva acquistato la versione della Monna Lisa per appena 3 sterline da un antiquario di Magagnosc, un piccolo villaggio nella zona di Nizza, in Costa Azzurra (Francia). Nonostante il prezzo irrisorio, negli anni '50 e '60 Hekking fece parlare a lungo di sè. Sostenne che Vincenzo Peruggia, il ladro italiano che aveva rubato il dipinto di Leonardo dal Louvre nel 1911, lo avesse sostituito con una copia prima di riportarlo alla luce, riuscendo così a trafugare indisturbato il vero capolavoro, che sarebbe stato quello di cui era entrato in possesso proprio Hekking.

Tra gli anni '50 e '60, ricorda Christie's in un comunicato, Raymond Hekking ha affascinato i mass media di tutto il mondo cercando di mettere in dubbio l'autenticità dell'originale su tavola conservato al Museo del Louvre a favore dell'opera di sua proprietà. Hekking ha poi dedicato le sue energie per difendere la sua versione, invitando la stampa e le televisione di tutto il mondo nella sua residenza per vedere il dipinto. E non esitò a sfidare il Louvre per dimostrare l'autenticità del suo quadro. La versione originale della Gioconda entrò nelle collezioni reali di Francesco I, in Francia, poco dopo il 1517. Diverse copie furono realizzate dalla metà del XVI secolo in poi, compresa quella affidata a Christie's per l'asta, di cui non si conosce l'autore.