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Asia Argento allontanata con una lettera dal movimento MeToo

Asia Argento

E' arrivata l’accusa più dura per Asia Argento: Rose McGowan ha rotto il silenzio, in una nota che la allontana definitivamente dal movimento Me Too.

Dopo il tradimento, è arrivata anche l’accusa più dura per Asia Argento. Rose McGowan, attrice che più di tutte l’aveva sostenuta negli ultimi mesi, sorella nel Me Too e in altre vicende (aveva difeso pubblicamente Asia anche quando era stata attaccata dopo la morte di Bourdain), ha rotto il silenzio, in una nota che allontana definitivamente la Argento dal movimento Me Too. Non solo ha preso definitivamente le distanze da lei, ma le ha rivolto il colpo più duro, paragonandola alla figura che per entrambe è il simbolo del peggio, Harvey Weinstein.

La decisione di Rose McGowan

A seguito delle ultime evoluzioni dello scandalo sessuale che ha coinvolto negli ultimi tempi Asia Argento, anche l’attrice statunitense Rose McGowan ha rivolto un appello all’amica, dopo che la compagna di McGowan, Rain Dove, ha confessato di essere stata lei a divulgare gli sms in cui Argento confessava di aver avuto un rapporto sessuale con Bennett, all’epoca minorenne. E proprio Rose McGowan ha deciso di allontanare Asia Argento dal movimento Me Too con una lettera.

La lettera

Poche ore dopo che la sua compagna, Rain Dove, aveva rivelato di essere «l’amico misterioso» che aveva portato alla polizia i testi dei messaggi in cui Asia Argento confermava di aver avuto rapporti sessuali con Bennett minorenne, McGowan è scesa di nuovo in campo, ma stavolta come mai avrebbe immaginato di fare. Nella sua nota pubblica, rivolgendosi all’ex amica, l’ha invitata a fare la cosa giusta e ad essere «la persona che avresti voluto fosse Harvey». Il contenuto della lettera è stato pubblicato interamente dal Secolo XIX.

«Ho incontrato Asia per la prima volta su un tappeto rosso, ma è stato solo l’anno scorso, attraverso le esperienze condivise nel caso Harvey Weinstein, che ci siamo legate. Asia è stata in grado di comprendere il mio trauma in un modo che molti altri non saputo comprendere. Insieme siamo state in grado di parlarne, e ci siamo supportate a vicenda»

Nella lettera, l’attrice ha proseguito:

«Avevo presentato Rain ad Asia il mese scorso, tre giorni dopo la scomparsa di Bourdain. Ero con Asia per consolarla e darle sostegno. Rain ci raggiunse per sostenerci entrambe. Erano momenti emotivamente caotici e Rain ci ha proposto di andare a Berlino per un paio di giorni per distrarre Asia dal proprio lutto. E così abbiamo fatto. A Berlino, Asia menzionò che qualcuno le stava estorcendo grosse somme di denaro ogni mese, ricattandola con un’immagine compromettente. Nessuno nella stanza sapeva chi fosse l’estorsore. Ora sappiamo che si tratta di una persona coinvolta in questa vicenda»

«Rain – prosegue la missiva – ha continuato a comunicare con Asia sporadicamente dopo averla incontrata, e le loro conversazioni rimangono private. So che Rain è una persona che molte personalità di alto profilo consultano quando sono sottoposte a pressioni sociali, perché sa come guidarle. Rain è brava a mantenere i segreti di coloro che si dedicano a fare del bene, ma ha anche un forte senso della giustizia. Quindi non mi ha sorpreso il fatto che mi abbia chiamata e mi abbia inviato quei messaggi»

«Che la vicenda di estorsione sia vera o meno, non è stato giusto. – si conclude la lettera – È il tipo di cose che combatto insieme a tanti altri. Il motivo per cui non ho rilasciato una dichiarazione prima è che francamente questo evento mi ha estremamente umiliato. Ho dovuto fare un passo indietro e rendermi conto che nel mio essere attivista, nel mio combattere con passione, ho bisogno di evolvermi. In alcune occasioni passate mi sono arrabbiata. Essere una vittima giustificava i miei sentimenti impetuosi. Ma so che gli accusati sono gli amici, i genitori e i familiari di altre persone»

«Non ci deve essere assolutamente alcun margine di manovra o tolleranza per le aggressioni sessuali. NESSUNA. Fine della questione»