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Assegno di ricollocazione: cos'è e come ottenerlo

assegno di ricollocazione

L'assegno di ricollocazione è un ammortizzatore sociale il cui scopo è favorire il rientro dei disoccupati nel mercato del lavoro.

Diviene definitivamente attiva e operativa il 3 aprile la manovra di ammortizzazione sociale volta alla formazione e alla ricollocazione dei disoccupati. L’assegno di ricollocazione prevede contributi economici variabili sino a 5000 euro, oltre a una stretta collaborazione con i centri per l’impiego, finalizzata a reinserire il disoccupato nel mondo del lavoro.

Bonus disoccupati

Parte integrante del progetto del Jobs Act, entra in pieno regime dal 3 aprile 2018 la manovra identificata con il nome di assegno di Ricollocazione. L’obiettivo è quello di fornire ai disoccupati un aiuto, proporzionale al grado di occupabilità del richiedente. È infatti prevista l’erogazione di un voucher di importo variabile, il cui valore viene definito in base alla difficoltà prevista per la ricollocazione del richiedente: più il disoccupato è difficilmente inseribile nel mercato del lavoro, più alto sarà l’importo emesso, per garantire maggiore assistenza e formazione.

Questa iniziativa rientra in quella serie di ammortizzatori sociali previsti dalla riforma del lavoro per favorire la ricollocazione dei disoccupati. Si era già proceduto in questa direzione favorendo l’assunzione dei disoccupati tramite agevolazioni per i datori di lavoro e tramite sgravi contributivi, al fine di permettere il riassorbimento nel mercato del lavoro di chi si trovasse in condizioni di disoccupazione.

Assegno di ricollocazione

L’assegno di ricollocazione è invece finalizzato a garantire l’ottenimento della formazione utile al reintegro nel mondo lavorativo, oltre all’assistenza nella ricerca dell’occupazione. Il voucher deve essere speso presso i centri per l’impiego e presso le agenzie del lavoro accreditate. Queste dovranno impegnarsi in un primo periodo di formazione (fino a 6 mesi) e successivamente nella ricerca e nell’individuazione di un lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato fino a 6 mesi (3-6 mesi in Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia), o un contratto part-time al 50%. Il beneficiario dell’assegno dovrà essere accompagnato in tutto il percorso da un tutor, il cui compito sarà di individuare a proporre iniziative lavorative adatte al profilo dell’assistito. Nel caso di rifiuti ingiustificati di proposte di assunzione, il sostegno ed il finanziamento andranno gradualmente scalando. Il progetto verrà interrotto in caso di assunzione a tempo determinato, per poi riattivarsi se tale occupazione dovesse interrompersi prima del trascorrere dei sei mesi previsti.

Requisiti

La scelta dell’ente adatto ricade sul richiedente. Il profilo del beneficiario è stabilito in base ad alcuni parametri: possono richiedere il voucher i disoccupati che ricevano l’indennità mensile di disoccupazione, Nuova Assicurazione Sociale per L’impiego (o Naspi) da almeno 4 mesi; possono prendere parte all’iniziativa anche quanti percepiscano il Reddito d’Inclusione, il Rei. Per quanto riguarda i lavoratori in cassa integrazione, sarà possibile beneficiare dell’assegno solo nel caso in cui gli accordi sindacali con il datore di lavoro prevedano piani di ricollocamento.