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Assegno famigliare: a chi spetta e come richiederlo

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L'assegno familiare per il 2017 viene riconosciuto dall'Inps in particolari condizioni: ecco a chi spetta e come richiederlo.

È pari a 141,30 euro l’importo dell’assegno famigliare del 2017. Esso viene riconosciuto dall’Inps per le famiglie dei lavoratori dipendenti o dei pensionati da lavoro dipendente. Si tratta di un sostegno economico corrisposto a nuclei famigliari con più persone e con un reddito complessivo inferiore a quello determinato ogni anno dalla legge. Per le domande del 2017, il valore dell’indicatore della situazione economica è pari a 8.555,99 euro. Ecco nel dettaglio a chi spetta e come è possibile richiederlo.

Assegno famigliare: a chi spetta

L’assegno al nucleo familiare spetta a lavoratori dipendenti, agricoli, domestici, iscritti alla gestione separata, titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS. Spetta inoltre ai titolari di prestazioni previdenziali e ai lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.

Gli ANF spettano a ogni nucleo familiare composto dal richiedente lavoratore o il titolare della pensione e dal coniuge. Gli stranieri residenti in Italia possono includere nel proprio nucleo familiare solo la prima moglie, se residente in Italia. Sono inoltre inclusi i figli di età inferiore a 18 anni, conviventi o meno. E i figli ed equiparati maggiorenni inabili, non coniugati, sotto autorizzazione.

Il nucleo famigliare può inoltre essere composto da figli ed equiparati. Devono essere studenti o apprendisti sopra i 18 anni e sotto i 21. La condizione è che facciano parte di ‘nuclei numerosi’, ovvero di famiglie con almeno quattro figli tutti inferiori ai 26 anni. I fratelli, le sorelle e i nipoti, minori o maggiorenni inabili, sono accettati solo se sono orfani di entrambi i genitori. Questi ultimi non devono aver conseguito il diritto alla pensione ai superstiti e non devono essere spostati coniugati. Ci sono poi i nipoti in linea retta con meno di 18 anni e viventi a carico dell’ascendente. Tutti devono essere sottoposti ad autorizzazione.

Assegno famigliare: come richiederlo

Qualora il richiedente svolga un’attività lavorativa dipendente, la domanda deve essere presentata al proprio datore di lavoro. Per tale domanda, deve essere usato il modello ANF/DIP (SR16). In tal caso, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere l’assegno per il periodo di lavoro prestato alle proprie dipendenze. Questo deve avvenire anche se la richiesta è stata inoltrata dopo la risoluzione del rapporto, entro cinque anni.

Nel caso in cui vi siano inclusioni di componenti nel nucleo familiare o aumenti dei limiti reddituali è necessario allegare al Mod. ANF/DIP l’autorizzazione ANF richiesta all’INPS. La domanda va presentata online all’INPS tramite il servizio dedicato se il richiedente è addetto ai servizi domestici. Oppure se è un operaio agricolo dipendente a tempo determinato. La stessa cosa vale per i lavoratori iscritti alla gestione separata o per chi ha diritto agli assegni per altre prestazioni previdenziali,

Si può fare la domanda tramite contact center telefonando al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure allo 06 164 164 da rete mobile. La domanda deve essere presentata per ogni anno a cui si ha diritto. Ogni variazione nel reddito o nella composizione del nucleo familiare deve essere comunicata entro il termine di 30 giorni.

Assegno famigliare: durata e scadenza

Il diritto all’assegno familiare inizia dal primo giorno del periodo di paga nel corso del quale si presentano le condizioni per il riconoscimento del diritto. La scadenza del suddetto avviene alla fine del periodo in corso o alla data in cui le stesse condizioni vengono a mancare. La decadenza avviene anche nel caso di raggiungimento della maggiore età del figlio non inabile al lavoro.