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Assenti ignoti, soldati russi uccisi nella guerra in Ucraina: morti nascoste alle famiglie dei militari

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Chi sono gli “assenti ignoti”? L’espressione viene usata da Mosca per nascondere alle famiglie la morte dei soldati russi caduti nella guerra in Ucraina.

Chi sono gli “assenti ignoti”? L’espressione viene usata da Mosca per nascondere alle famiglie la morte dei soldati russi caduti nella guerra in Ucraina.

Assenti ignoti, l’espressione usata per indicare i soldati russi uccisi nella guerra in Ucraina

I militari russi che hanno perso la vita in Ucraina e il cui corpo è stato abbandonato dall’esercito di Mosca vengono ufficialmente classificati come “assenti ignoti”. Secondo quanto riporta il sito di notizie indipendenti Mediazona, la dicitura è stata utilizzata in almeno una circostanza.

In Russia, infatti, le famiglie non vengono informate del decesso dei propri cari dai centri militari a cui fanno capo. Queste, al contrario, apprendono della morte dei parenti in altri modi come, ad esempio, da canali Telegram come l’ucraino “Cerca il tuo” oppure dai commilitoni.

Al momento, il bilancio ufficiale più recente relativo ai militari russi caduti durante l’operazione militare avviata dal Cremlino contro l’Ucraina è stato aggiornato per l’ultima volta lo scorso 25 marzo. In questa circostanza, era stata notificata la morte di appena 1.351 soldati.

Le morti nascoste alle famiglie dei militari: il caso di Vladimir Lucikhin

Tra i tanti militari russi morti in Ucraina, c’è anche Vladimir Lucikhin, un paracadutista di 24 anni che però non è incluso del bilancio del Cremlino datato 25 marzo 2022. Una foto del cadavere del 24enne, con gli occhi infossati e un colorito bluastro, è stata osservata sul canale Telegram ucraino “Cerca il tuo” dalla sua fidanzata Tatyana lo scorso 31 marzo. Sul canale, insieme alla foto del cadavere, è stato postato anche uno scatto di una sacca nera con un cartellino che riportava la scritta Lucikhin.

Insieme alla foto del paracadutista, sul canale Telegram sono state postate anche quelle di tesserini militari di molti commilitoni del 24enne accompagnate dalla scritta “ucciso, ucciso, ucciso”.

Per quanto riguarda Vladimir Lucikhin, prima di apprenderne la morte, la famiglia aveva ripetutamente contattato gli uffici militari di zona e la procura senza ottenere informazioni. Alle domande sulle sorti del paracadutista, infatti, le autorità competenti avevano sempre risposto: “Vladimir non è nelle liste dei morti”.

Infine, per descrivere la sorte del giovane militare, un colonnello aveva usato l’espressione “assenti ignoti”, asserendo che Lucikhin si trovasse appunto nell’elenco degli assenti ignoti della guerra in Ucraina. In realtà, era stato ucciso lo scorso 4 marzo.