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Assessore Salvatore: "L’omosessualità non è una malattia? Nessuna certezza scientifica"

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L'assessore Gianfranco Salvatore ha dichiarato che l'eliminazione dell'omosessualità dalla lista delle malattie mentali non ha basi scientifiche.

L’assessore Gianfranco Salvatore ha dichiarato che l’eliminazione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali non ha basi scientifiche. Lo ha dichiarato durante la seduta del consiglio comunale del 30 settembre 2021, scatenando la dura reazione della comunità LGBTQ.

Assessore Salvatore: le dichiarazioni durante il consiglio comunale di Casalmaggiore

Durante la seduta del consiglio comunale di Casalmaggiore di giovedì 30 settembre, assessori e consiglieri hanno esaminato una proposta di mozione a sostegno dell’approvazione del ddl Zan sui reati a sfondo omolesbobitransfobico. L’assessore alle Politiche Sociali, Gianfranco Salvatore, è intervenuto esprimendo posizioni critiche, che un cittadino del comune ha riportato su Fanpage.it. Il dibattito riguardava l’opportunità di modificare lo statuto di Casalmaggiore tramite iniziative di sensibilizzazione sul tema dei diritti civili. I membri del consiglio si sono espressi in maggioranza in modo sfavorevole. Salvatore si è spinto oltre e ha messo in dubbio il fatto che l’omosessualità non debba essere considerata una malattia mentale. L’omosessualità è stata riconosciuta dall’Oms come “variante naturale del comportamento sessuale umano” nel 1990. 

Assessore Salvatore: “Una votazione ad alzata di mano”

Secondo l’Assessore la scelta risalente al 1973 di un gruppo di psichiatri e studiosi del Board of Trustees dell’APA di togliere l’omosessualità dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali non si basa su tesi scientifiche. Dal suo discorso si capisce che invalida la tesi che essere omosessuale non sia una malattia. “Voi dite che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali riconoscendola come variante del comportamento sessuale umano” ha dichiarato. “Questo è vero nei fatti ma bisognerebbe capire come è avvenuta la cosa. È avvenuta nel 1973, quando per alzata di mano gli psichiatri dell’APA hanno fatto una votazione dopo che per mesi erano stati bombardati da movimenti omosessuali LGBT proprio con la richiesta che venisse derubricata l’omosessualità come malattia” ha aggiunto, sottolineando che non è stata una scelta scientifica ma una votazione ad alzata di mano. 

Assessore Salvatore: la reazione della comunità LGBTQ

Le parole dell’assessore hanno scatenato la reazione della comunità LGBTQ di Casalmaggiore. Il presidente del Comitato territoriale Arcigay “La Rocca” Lorenzo Lupoli ha dichiarato al quotidiano La Provincia Cremona che Salvatore dovrebbe rappresentare la cittadinanza nel rispetto della laicità delle istituzioni, comprese le persone lgbt, che ha denigrato. La sua argomentazione presenta anche delle imprecisioni. Infatti, è vero che la decisione degli psichiatri avvenne per votazione ma non è vero che la scelta è stata fatta a causa delle pressioni della comunità LGBT. Il dibattito è andato avanti per 20 anni, fino a quando nel 1990 l’Oms ha preso una decisione.