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Astrazeneca, seconda dose con altro vaccino: parte la sperimentazione allo Spallanzani

Astrazeneca

Astrazeneca: seconda dose con un altro vaccino. Il test è iniziato presso lo Spallanzani di Roma.

Presso l’istituto Spallanzani di Roma si sta sperimentando un nuovo metodo di vaccinazione anti Covid-19. Per la precisione la possibile combinazione tra il tanto discusso Astrazeneca e un altro vaccino nel corso della seconda dose. Il test è stato annunciato dal direttore sanitario Francesco Vaia. Quest’ultimo ha reso noto come seicento volontari, già vaccinati con Astrazeneca, saranno sottoposti a una seconda dose con un vaccino diverso. Per la precisione, in combinazione con Astrazeneca saranno utilizzati Moderna, Pfizer e Sputnik. A 150 volontari sarà somministrato il primo Sputnik Ad5 come seconda dose, a 150 Sputnik ad26, a 150 Pfizer e ad altri 150 Moderna.

Seconda dose diversa da Astrazeneca: il test

Partito allo Spallanzani il test riguardante la combinazione tra vaccino Astrazeneca e seconda dose con un vaccino diverso. La combinazione sarà effettuata, in particolare, con Pfizer, Moderna e le due versioni di Sputnik: Ad5 e Ad26. La sperimentazione è possibile grazie anche all’accordo siglato in data 13 aprile tra lo Spallanzani di Roma e l’istituto Gamaleya di Mosca. L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato ha spiegato tramite alcune dichiarazioni riportate da Adnkronos: “La sperimentazione partirà dopo l’autorizzazione dell’Aifa. Noi siamo pronti a partire già dalla prossima settimana”. D’Amato ha già detto di aver già informato il presidente dell’Aifa Giorgio Palù e il ministro della Salute Roberto Speranza.

Le dichiarazioni di Vaia

Francesco Vaia dell’istituto Spallanzani ha dichiarato riguardo all’accordo tra l’ospedale romano e l’istituto russo Gamaleya: “Questo accordo darà il via alle sperimentazioni e ci saranno due direttrici” e poi ancora: “Faremo una sperimentazione, così come hanno fatto altri Paesi Ue, per verificare la possibilità di combinare vari vaccini. Quindi faremo uno studio “a 4 bracci”: inoculando o una dose del primo adenovirus di Sputnik o del secondo, o di Pfizer o Modena. Questa è una sperimentazione che offriamo al Paese è una possibile soluzione”.