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AstraZeneca, Cinzia Pennino morta dopo vaccino: trombosi

Cinzia Pennino

Cinzia Pennino, insegnante di Palermo, è morta dieci giorni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca per trombosi.

Nuova vittima tra coloro che hanno effettuato il vaccino AstraZeneca. Cinzia Pennino, insegnante di scienze dell’Istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo, di 46 anni, non ce l’ha fatta. Dieci giorni prima del ricovero in ospedale aveva ricevuto la dose di vaccino AstraZeneca.

Cinzia morta dopo vaccino AstraZeneca

La donna non soffriva di nessuna patologia pregressa. Si è sentita male dopo dieci giorni dalla somministrazione della dose di vaccino AstraZeneca, lo scorso 24 marzo, ed è stata trasportata in condizioni critiche al Policlinico, con una trombosi profonda estesa. La donna è stata trasferita in terapia intensiva in disfunzione multiorgano e, nonostante i trattamenti avanzati e le cure dei sanitari, è morta nella mattinata di domenica 28 marzo. Il Policlinico di Palermo ha segnalato alla magistratura e all’Aia questo caso di morte sospetta. Gli esperti si dovranno pronunciare sulla causa del decesso e dovranno stabilire se c’è un nesso tra il vaccino AstraZeneca e la trombosi. “L’intera Sicilia salesiana, e in particolare le comunità di Palermo Ranchbile e Santa Chiara piangono la scomparsa di una persona speciale, una donna eccezionale con un cuore grande come la sabbia del mare. Una donna sapiente, generosa e allegra, impegnata a pieno titolo nella missione salesiana in Sicilia e in Africa dove grazie al Vis, di cui era membro attivo, ha visitato Madagascar e Senegal” hanno scritto i colleghi di Cinzia Pennino su Facebook.

Sui suoi profili social sono stati scritti tantissimi messaggi, che descrivono la bellissima persona che era Cinzia, una donna che ha fatto tutto con amore e per amore, seguendo gli insegnamenti di Don Bosco. “Cinzia ha incarnato pienamente quello che si dice di Don Bosco; è stata madre, maestra e amica di quanti ha incontrato nel suo cammino e nelle sue svariate attività. Madre di tanti bambini e ragazzi conosciuti nell’oratorio di Santa Chiara a Palermo, ma anche nelle varie missioni in Africa. Maestra giorno dopo giorno nel liceo del Don Bosco di Palermo Ranchibile, dove ha insegnato fino a pochi giorni fa guidando gli alunni non solo in una crescita culturale ma anche umana” hanno aggiunto i docenti e il personale dell’istituto scolastico in cui lavorava la donna.