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Caos Atac, saltano i primi stipendi: niente busta paga per 70 dipendenti

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Altri problemi per Atac, dopo il concordato ammesso, saltano i primi stipendi: niente busta paga per 70 dipendenti.

Atac, continuano i disagi non solo per gli utenti, ma anche per i dipendenti. È notizia recente che il Tribunale di Roma aveva ammesso la municipalizzata al concordato preventivo, una vittoria secondo Virginia Raggi, che aveva così commentato: “Inizia la rinascita”. A partire dal momento della sentenza, l’azienda avrà 60 giorni di tempo, quindi con una scadenza fissata per il prossimo il 27 novembre, per presentare la proposta definitiva corredata dal piano industriale e degli ulteriori documenti previsti dalla legge.

Prima di quella data, però, ben altri problemi devono essere affrontati: uno dei più stringenti riguarda gli stipendi dei dipendenti. Per come sono messe adesso le cose, infatti, c’è il concreto rischio che risulti sempre più difficile onorare la scadenza mensile dei pagamenti spettanti ai lavoratori Atac. Adesso che la procedura del concordato è stata avviata, è necessariotrovare una soluzione alla questione salari.

“Gli stipendi dei dipendenti non saranno toccati”, questa l’affermazione che Virginia, Raggi, da settimane, ha sempre fatto durante le conferenze stampa o quando incontrava i lavoratori Atac, che rimane la più grande partecipata dei trasporti d’Italia. Adesso, invece, cosa sta accadendo?

Atac

Atac, da anni in crisi, ha chiesto di poter accedere alla procedura di concordato preventivo in continuità: di cosa si tratta? Di dare il via libera ad un programma che punta a potenziare le linee, gli autobus, la metropolitana; ridurre i tempi d’attesa, dare ai cittadini i servizi che chiedono; tutelare i dipendenti. Un miglioramento, quindi, che tutti agognano, cittadini e dipendenti, praticamente da sempre. Qualcosa, però, visto che c’è chi rischia di non percepire lo stipendio, non ha funzionato. Cosa? A sentire la Raggi è tutto a posto.

Inizia la rinascita

“Oggi inizia il procedimento di rinascita di Atac” queste le prime parole pronunciate dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi subito dopo aver appreso che il tribunale ammetteva Atac al concordato. E, poi, ancora: “Il Tribunale ha ammesso la procedura di concordato preventivo in continuità: si tratta del via libera ad un programma che punta a migliorare le linee, gli autobus, la metropolitana; ridurre i tempi d’attesa; dare ai cittadini i servizi che chiedono; tutelare i dipendenti. È la vittoria dei cittadini.”

Le parole della Raggi, in una nota diffusa a conclusione della giornata in cui Atac aveva avuto accesso al concordato, continua: “Ora possiamo portare a compimento quella rivoluzione nel trasporto pubblico che i romani attendono da decenni. In questi mesi abbiamo responsabilmente lavorato ad un progetto che secondo i giudici può essere percorribile. Abbiamo avuto il coraggio di intraprendere una strada per mantenere Atac saldamente in mano pubblica tutelando i lavoratori ed evitando lo spettro della privatizzazione invocato o sostenuto da altre forze politiche.”.