Roma in disagio per tutto venerdì 13. Tra quattro giorni, infatti, ci sarà uno sciopero dell’Atac che durerà addirittura 24 ore. Il servizio sarà quindi sospeso per tutto il giorno, e possiamo solo immaginare i disagi della popolazione romana. Saranno fermi autobus, tram, metropolitana, i bus periferici della Roma Tpl, le ferrovie Roma-Civitacastellana-Viterbo, Roma-Lido e Termini-Centocelle. Fino alle ore 8,30 del mattino il servizio sarà comunque regolare, e fortunatamente ci saranno dei mezzi anche nella fascia oraria 17-20. Ma è un semplice palliativo, nulla di più.
Ennesimo sciopero a Roma
Si tratta dell’ennesimo sciopero che avviene nella nostra Capitale. A indire la nuova protesta in Atac sono stati i sindacati Orsa Tpl, Faisa Confail e Usb, con quest’ultima che ha allargato l’agitazione anche al consorzio Roma Tpl, che gestisce le linee periferiche della capitale italiana.
A scatenare questa grossa protesta è stata la decisione dell’amministrazione romana di proseguire per la municipalizzata capitolina sulla via del concordato preventivo in continuità. Dopo il via libera del Tribunale, è in via di elaborazione da parte degli esperti di Atac il piano definitivo che dovrà essere presentato entro il prossimo 27 novembre. Per i sindacati in sciopero, tuttavia, non c’è ancora la certezza che i lavoratori di Atac non pagheranno pegno con ulteriori sacrifici come un grosso incremento dei carichi di lavoro. Ad affermare ciò è Michele Frullo, membro di Usb.
Incontro in prefettura
Nel frattempo, questa mattina in Prefettura si è tenuto un meeting che ha visto presenti il sindacato di base, la Prefetta Paola Basilone, l’assessora all Mobilità, Linda Meleo, e il responsabile del Personale di Atac. Al centro del confronto di qualche ora fa, soprattutto la difficile situazione dei circa 200 dipendenti di Corpa e di Gis, che non vengono pagati da mesi chi da 4 e chi da 2, e non si stanno più recando al lavoro perché non ce la fanno. A dircelo è sempre Michele Frullo, molto sensibile sul caso. L’incontro era stato deciso e organizzato la scorsa settimana al termine di giorni di proteste. Durante la manifestazione, una rappresentanza di lavoratori era salita per protestare veementemente su alcune impalcature di un palazzo a due passi dalla sede di via IV Novembre.
2000 famiglie senza stipendio
Michele Frullo definisce così la situazione: “Ciò che sta accadendo all’indotto è uno dei primi effetti negativi del concordato Atac” . Poi continua il sindacalista: “Dall’assessorato continuano a ripetere che ora la palla è in mano ai giudici ma questa situazione non è più sostenibile. Ci sono 200 famiglie senza stipendio e anche il Prefetto ha chiesto un inervento”.
E infine Roma Tpl alle prese con continui ritardi nel pagamento degli stipendi dei dipendenti. “Ribadiamo la nostra necessità a internalizzare i servizi. Quanto sta accadendo sui bus periferici è la dimostrazione che affidare pezzi di Tpl ai privati non garantisce né la qualità dei servizi, né un loro miglioramento, nè il lavoratori”.