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Attentati in Afghanistan, colpite due province: 8 morti

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Otto membri delle forze di sicurezze afghane hanno perso la vita a causa di due attentati avvenuti tra la serata di ieri e l'alba di questa mattina

Fra la serata di ieri e la mattinata di oggi sono stati effettuati in Afghanistan due attentati nella provincia meridionale di Helmand e in quella sud-orientale di Paktia, in cui hanno perso la vita almeno otto membri delle forze di sicurezza afghane.

Due attentati in Afghanistan: uccisi otto membri delle forze di sicurezza

Sono almeno otto le vittime degli attentati attentati avvenuti tra ieri sera e questa mattina in Afghanistan nella provincia meridionale di Helmand e in quella sud-orientale di Paktia. Le persone rimaste coinvolte nell’attentato facevano parte delle forze di sicurezza afghane. Almeno questo è quanto riferito dalla tv Tolo di Kabul.

In particolare, l’emittente ha spiegato che i talebani che hanno rivendicato l’operazione hanno prima attaccato un check-point presente nel distretto di Nawa in Helmand. Da questa aggressione sono rimasti uccisi sei agenti di polizia, mentre altri tre sono rimasti feriti.

All’alba di questa mattina, invece, due agenti operanti al servizio del Dipartimento Nazionale della Sicurezza (Nds, servizi di intelligence) sono morti a causa di un’esplosione dopo che l’auto su cui viaggiavano ha urtato un ordigno rudimentale nei pressi di Chawk-e-Ghazni di Gardez City, capoluogo di Paktia. Questo secondo attentato per il momento non è stato rivendicato.

Gli attentati in Afghanistan non si fermano

Quelli avvenuti tra ieri sera e questa mattina sono solamente gli ultimi attentati in Afghanistan. Sempre nella giornata di ieri, infatti, una bomba è esplosa nella moschea Jawadia a Dehr Hebad (dove operano anche soldati italiani), un quartiere di Herat, capoluogo dell’Afghanistan Occidentale.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Tolo News si contano almeno 29 morti e 63 feriti in un primo bilancio. Altri media parlano addirittura di più di 50 vittime.

Non solo il bilancio, ma è da chiarire ancora la dinamica di quanto è successo. L’ipotesi al momento prevalente è quella di un kamikaze entrato all’interno della moschea con l’intento di farsi esplodere.

Per il momento anche in questo caso non ci sono state ancora rivendicazioni. Ma il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha preso le distanze da questa strage.

Un aspetto da non sottovalutare riguarda il fatto che questo atto terroristico è avvenuto all’indomani di un altro attacco, quello successo contro l’ambasciata irachena a Kabul e che è stato rivendicato dal Daesh. Questo fa pensare che in Afghanistan stia crescendo ulteriormente uno scontro fra le diverse fazioni islamiste. Uno scontro che si è acceso dopo l’arrivo sul territorio dei talebani anche jihadisti del Daesh, in fuga da Iraq e Siria.