Tensione ad Hadera nel centro di Israele dove quattro persone sono morte a seguito di un attentato. Di queste due sono israeliani deceduti a causa delle ferite riportate, mentre i restanti due sono gli autori dell’attacco. A renderlo noto il Servizio di Pronto Soccorso. Stando a quanto si apprende, l’attacco è avvenuto in concomitanza con il “Summit del Neghev” durante il quale si sono riuniti i ministri degli Esteri di Israele, Usa, Bahrain, Emirati Arabi, Egitto e Marocco.
Nella città israeliana di #Hadera, persone non identificate hanno aperto il fuoco sui passanti.
Si presume sia un attacco terroristico.
Due persone sono rimaste uccise e tre agenti di polizia sono rimasti feriti. Eliminati dalla polizia i due terroristi. #Israel pic.twitter.com/fiyp9LcPml— мαяcσ 🇮🇹🤝🇺🇦 (@MarcoTastardi) March 27, 2022
Attentato ad Hadera, il bilancio delle vittime
Il bilancio dell’attacco oltre alle sopracitate quattro morti, si estenderebbe ad altri quattro feriti dei quali – ha reso noto il servizio di soccorso israeliano Mada – due sarebbero gravi. Non si sa molto per il momento dei due aggressori. Dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza e che si sono diffuse in rete – emerge come entrambi gli uomini avessero la barba lunga. Uno di loro inoltre ostentava una maglia sul quale è stato stampato un teschio. Altro punto da chiarire sui due aggressori è se fossero stati legati a qualche affiliazione politica. C’è di più. Stando a quanto viene riferito da un ufficiale di Polizia, i due autori dell’attacco sarebbero arrivati ad Hadera armati. Avrebbero poi preso possesso di un’arma automatica originariamente di proprietà di un agente israeliano ferito.
Il ministro degli Esteri israeliano: “Disgustoso attentato terroristico”
Nel frattempo da parte del ministro degli Esteri israeliano Lapid, impegnato insieme ai suoi corrispettivi nel summit, è arrivata una ferma condanna per quanto accaduto: ”Il disgustoso attentato terroristico di questa sera è un tentativo da parte di estremisti violenti di incutere paura e di colpire la routine di vita”.