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Attentato Barcellona, anche Luca Russo tra le vittime: la fidanzata si salva

Barcellona

Tra le vittime dell'attentato di Barcellona c'è anche Luca Russo che era in Spagna con la fidanzata Marta, rimasta ferita ma non in maniera grave

Tra le vittime italiane del tragico attentato avvenuto diversi giorni fa a Barcellona c’è anche Luca Russo, un ingegnere di Bassano del Grappa, che si trovava in Spagna in vacanza assieme alla fidanzata, Marta Scamazzon, ferita anch’essa ma non in maniera grave.

Attentato Barcellona: Marta ha scoperto che il fidanzato non ce l’ha fatta

Luca Russo, 25 anni di Bassano del Grappa, è una delle due vittime italiane del tragico attentato di Barcellona avvenuto qualche giorno fa. Il ragazzo si trovava in Spagna in compagnia della fidanzata, Marta Scamazzona, rimasta anch’essa ferita ma non in maniera grave.

La ragazza fino a ieri non era a conoscenza della verità. Non sapeva che il fidanzato fosse morto. I medici e i famigliari hanno preferito aspettare qualche giorno prima di confessarle tutto per non crearle un forte shock.

Ma qualche ora fa è arrivato il momento di confessarle tutta la verità. E’ stata la madre della ragazza, Roberta, a rivelarle che purtroppo Luca non è riuscito a sopravvivere dopo il tragico attacco. Marta ovviamente ha reagito con un pianto disperato, comprensibilmente distrutta dalla tragica notizia.

E’ stato lo zio materno, Renato Sartore, a spiegare che alla ragazza è stato comunicata ieri mattina la morte del fidanzato: “”A Marta gliel’hanno detto in mattinata. Mia nipote è comprensibilmente molto scossa. Un colpo durissimo per lei, provata più nel morale che nel fisico. Fino a lunedì Marta non si muoverà da lì – ha aggiunto zio Renato– poi i medici decideranno cosa fare”.

Anche il papà di Luca vicino alla fidanzata

Presente al capezzale della ragazza, ricoverata all’Hospital del Mar nel reparto urgenze, c’è anche il papà di Luca, che con una enorme forza d’animo è in ospedale per stare accanto a Marta. La giovane ha riportato delle forti contusioni, con un gomito e una caviglia fasciati. Ma, almeno fisicamente, sembra stare bene.

Interiormente, psicologicamente, come normale che sia è distrutta dopo aver ricevuto la notizia della morte del fidanzato. Una notizia dalla quale i familiari e parenti hanno provato a proteggerla, tanto da sottrarle addirittura il telefono appunto per non farle leggere la tragica verità.

Il papà di Luca è stato accompagnato dallo staff del consolato italiano alla Città di Giustizia. Dove è stato in grado di riconoscere alcuni oggetti preziosi del figlio. Ma l’uomo non ha voluto vedere il corpo del figlio morto.