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Attentato Las Vegas, gli eroi del concerto: dall'ex cecchino al poliziotto in borghese

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Las Vegas: dallʼex cecchino al poliziotto in borghese, gli eroi che hanno sfidato gli spari per soccorrere i feriti.

Attentato Las Vegas: solo a sentirlo nominare già vengono i brividi. Continua, come era facile aspettarsi, ad essere una vicenda sempre sotto i riflettori. Oggi, a due giorni dalla tragica nottata nella capitale del Nevada, si parla di chi non c’è la fatta, di chi è riuscito a salvarsi ma, soprattutto, di chi ha aiutato chi gli era vicino in quel tragico momento.

Veri e propri eroi che hanno rischiato la propria vita per salvare amici e parenti e, in alcuni casi, anche perfetti sconosciuti. L’attentato a Las Vegas ha conquistato il triste primato di strage più sanguinosa della storia americana. Il tragico bilancio delle vittime di oggi, in una città devastata dal dolore e dalla paura, è il più alto in tutta la storia degli Stati Uniti nel 900.

È giusto, però, ricordare questo tragico avvenimento anche come quello che ha visto nascere tanti, inaspettati e nuovi eroi. Non c’è un modo diverso per appellare coloro che hanno salvato le persone ferite durante l’attentato di Las Vegas. Uomini e donne che nel momento del pericolo si sono prodigati per aiutare chi avevano accanto, magari ferito, chi hanno visto in difficoltà.

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Gli eroi

Attentato Las Vegas: è giusto, oggi e negli anni a venire, ricordarsi quali sono state le persone che nel momento del pericolo, magari quando rischiavano la propria vita, hanno deciso di aiutare qualcuno che era messo peggio di loro. Ricordiamo, quindi, Rob che si è prodigato per aiutare i feriti, Zach che ha messo in salvo decine di persone, Jonathan che si è ferito mentre cercava di raggiungere alcuni bambini per metterli in salvo.

Questi sono solo alcuni esempi, poichè di persone che hanno deciso di aiutare gli altri, di eroi, di persone speciali in questa brutta faccenda ce ne sono stati tanti. Ed è importante, essenziale, ricordare che l’attentato a Las Vegas è stato anche questo. L’aver ritrovato una grande umanità, la solidarietà e il sostegno, contro la follia e un’inutile crudeltà.

Sono tante, dunque, le storie degli eroi che, dimenticando la paura e mettendo da parte i propri timori, si sono impegnati e spesi per fasciare arti, fermare emorragie, aiutare in ogni modo possibile i ragazzi, uomini, donne, tutti spaesati e atterriti dagli spari, dal sangue, dalla violenza.

I nomi

Abbiamo già citato alcuni tra gli eroi di Las Vegas, è giusto però entrare ancora di più nello specifico. Parlare di loro e fare anche qualche nome per esteso, magari per capire meglio quali sono state le persone che hanno provato a sconfiggere l’orrore. Ecco, allora, chi è Rob Ledbetter, 42 anni, ex cecchino dell’esercito americano in Iraq, subito intervenuto per aiutare i feriti caduti a terra sotto i colpi di arma da fuoco.

Abbiamo già citato Zach, il suo cognome non è stato reso noto, che coraggiosamente, mentre tutti intorno a lui continuavano a fuggire in quella che doveva essere una confusione difficile da domare, ha messo in salvo decine di persone che tentavano di mettere la maggiore distanza possibile tra loro e il luogo della strage. Ricordiamo, ancora, un infermiere, che è stato ammazzato per aver tentato di proteggere sua moglie dalla follia omicida dell’attentatore.

Jonathan Smith, 30 anni, si stava prodigando per salvare alcuni bambini. Proprio in quel momento, però, uno dei proiettili sparati dal folle omicida lo ha centrato al collo. In questo caso c’è stato un altro intervento eroico: un poliziotto in borghese gli ha salvato la vita tamponando la ferita, e poi trovando il modo di portarlo in ospedale.