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Attentato San Pietroburgo, chi era il blogger russo Vladlen Tatarsky

blogger Vladlen Tatarsky

Il noto blogger russo Vladlen Tatarsky è rimasto ucciso nell'attentato avvenuto nel locale di San Pietroburgo

L’esplosione avvenuta nel tardo pomeriggio di domenica 2 aprile in un bar di San Pietroburgo ha ferito oltre 30 persone e ucciso Maxim Fomin, noto blogger russo più conosciuto con lo pseudonimo di Vladlen Tatarsky.

Chi era Vladlen Tatarsky: il blogger ucciso nell’attentato a San Pietroburgo

Il 40enne Maxim Fomin era conosciuto per essere un blogger militare nazionalista e un corrispondente di guerra russo, diventato particolarmente famoso con l’inizio dell’invasione all’Ucraina. L’uomo, infatti, pubblicava video quotidiani intitolati Vecherny Vladlen, in cui raccontava le vicende di guerra e dava qualche consiglio tecnico all’esercito. Vladen, da quanto si sa, era particolarmente vicino a Yevgeny Prigozhin, il capo della milizia privata russa Wagner, ed era presente alla cerimonia organizzata al Cremlino in cui Putin annunciò di aver annesso le regioni di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia. L’uomo, quasi mezzo milione di seguaci su Telegram, quel giorno aveva anche postato un video esclusivo direttamente dalla sede principale del governo russo.

Le voci attorno alla sua morte

Nel frattempo, l’attentato di San Pietroburgo sembra poter nascondere alcuni particolari importanti. Tatarsky, per quanto abbia ricevuto gli omaggi del Ministro degli Esteri russo dopo il suo decesso, potrebbe essere stato eliminato perché diventato un personaggio scomodo. L’uomo, infatti, aveva denunciato spesso alcuni fallimenti militari del suo Paese e non risparmiava critiche alle mosse dell’esercito. Qualche mese fa, per esempio, il blogger aveva lanciato su Telegram una dura accusa ad uno dei vertici militari: Fino a quando non scopriremo il nome di questo genio militare che ha posizionato il battaglione tattico vicino al fiume, e lui non risponde pubblicamente di questo, non ci saranno riforme nell’esercito.”