> > Attenzione al cyber spionaggio: chiunque può esserne vittima

Attenzione al cyber spionaggio: chiunque può esserne vittima

cyber spionaggio

Come difendersi dal cyber spionaggio? L’arresto dei fratelli Occhionero avvenuto nei giorni scorsi pone un serio problema pratico. Cyber spionaggio ai danni di Matteo Renzi e Mario Draghi, ovvero spionaggio informatico che riesce a spingersi fin dentro i computer di un presidente del Consiglio e ...

Come difendersi dal cyber spionaggio? L’arresto dei fratelli Occhionero avvenuto nei giorni scorsi pone un serio problema pratico.

Cyber spionaggio ai danni di Matteo Renzi e Mario Draghi, ovvero spionaggio informatico che riesce a spingersi fin dentro i computer di un presidente del Consiglio e del presidente della Banca Centrale Europea. Tutto inizia con l’invio di una email, all’interno della quale si cela un malware che consente di acquisire il controllo da remoto del dispositivo ospitante. E, con esso, l’accesso ad ogni genere di informazione in esso contenuta.

Tutti a rischio?

Ma a rischio sono solo i potenti, i politici di primo piano, i ministri? Il problema del cyber spionaggio potrebbe in realtà coinvolgere chiunque: tutto dipende da quali dati cercano gli hacker e da chi li detiene. A volte, anche banali dati personali, che possano essere indicativi di gusti o preferenze, possono essere interessanti.

Qualche consiglio, quindi, può davvero essere utile a chiunque utilizzi computer, posta elettronica o social con continuità.

Qualche consiglio anti cyber spionaggio

Primo: diffidare sempre di messaggi provenienti da mittenti sconosciuti, a maggior ragione se si tratta di persone che proprio non dovrebbero avere nulla a che fare con noi. Questo sia che si tratti di messaggi di posta elettronica, sia che si tratti di messaggi via social network. Il consiglio, in questi casi, è di non aprire mai il messaggio sospetto.

Secondo: verificare sempre. Ogni volta che si ha un sospetto, è bene verificare. Se, ad esempio, si riceve un messaggio da qualcuno che si conosce o con cui si lavora, ma qualcosa, nel tono o nel contenuto, oppure nella tempistica stessa (se il messaggio non risulta atteso, per esempio) risulta anomalo, è consigliabile fare una telefonata alla persona interessata, o contattarla in altro modo.

Terzo: limitarsi al minimo. Ogni casella di posta elettronica, ogni account social e ogni iscrizione a un qualunque portale: sono tutti potenziali punti di attacco. Al di là del consiglio di limitarsi al minimo, in realtà ciò che si dovrebbe sempre fare è valutare con attenzione ogni messaggio o segnale. Mai aprire un allegato o un link se non si è più che certi di ciò che si sta facendo, quindi mai agire mentre si è occupati in tutt’altro: le mancanze di attenzione e prudenza sono proprio ciò che gli hacker cercano.