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L'attore Marco Paolini tampona un'auto: donna in fin di vita

Marco Paolini

Verona, incidente sull'autostrada A4. Coinvolto l'attore Marco Paolini, che rivela: "Tutta colpa mia, sono distrutto"

Secondo una prima ricostruzione, la vettura sui cui viaggiava l’attore Marco Paolini ha tamponato e poi ha superato la barriera tra le due carreggiate dell’autostrada A4. Il grave incidente stradale è avvenuto tra i caselli di Verona sud e Verona est, nel pomeriggio di martedì 17 luglio 2018. Due donne sono rimaste ferite. Difficile l’intervento dei Vigili del fuoco per estrarre le due occupanti dell’utilitaria. Una di loro è stata portata in ospedale, dove si trova in gravi condizioni. Secondo quanto si è appreso, Paolini non avrebbe riportato conseguenze, se non uno stato di choc. L’attore è stato sentito dagli agenti della Polstrada per la ricostruzione della dinamica dell’incidente.

Incidente mortale sull’A4

Stando a quanto emerso dalle prime indagini una Volvo, sulla quale si trovava Paolini, avrebbe tamponato una Fiat 500 sulla quale viaggiavano le due donne. Nell’urto la vettura è finita sulla corsia della tangenziale ovest, che corre a fianco della A4.

Traffico paralizzato con chilometri di code, una donna ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Borgo Trento e l’amica che viaggiava insieme a lei rimasta leggermente ferita. È questo il bilancio dell’incidente stradale avvenuto nel caldo pomeriggio del 17 luglio lungo l’autostrada A4 in direzione Venezia.

Il celebre attore e regista bellunese, Marco Paolini, era volante della sua auto, quando ha tamponato la Cinquecento su cui viaggiavano le due amiche. Ora è indagato per l’ipotesi di lesioni gravissime. L’attore sarebbe completamente disperato. Ripete:”E’ stata colpa mia, mi sono distratto”.

Sembrerebbe che la distrazione sia stata causata da un attacco di tosse. Nello schianto, la Cinquecento è letteralmente piombata sopra la barriera che delimita le due carreggiate, finendo sulla corsia opposta della tangenziale. In quel momento, non vi erano veicoli in transito e non vi è stato un secondo scontro. Una delle due donne rimaste coinvolte (e soccorse dal pronto intervento dei Vigili del fuoco) sarebbe in pericolo di vita.

Lo scontro

L’allarme è scattato verso le 16.20 di martedì. Così la centrale operativa di Verona Emergenza ha inviato sul posto ambulanza e automedica. Secondo una prima ricostruzione della polizia stradale, l’auto condotta da Paolini avrebbe tamponato una Fiat 500 che lo precedeva. La macchina su cui viaggiavano due amiche vicentine, ha sbandato andando a finire sulla Tangenziale. Così si è ribaltata su un lato. L’impatto è stato terribile e l’urto violentissimo.

Per estrarre le donne dalla vettura è stato indispensabile anche l’intervento dei vigili del fuoco. La conducente 52enne era leggermente ferita, mentre l’amica di 53 anni è stata rianimata a lungo prima di essere trasferita al pronto soccorso in codice rosso. Versa in condizioni gravissime. I medici son critici, la donna è in fin di vita.

Oltre alle carreggiate autostradali, il traffico ha coinvolto anche la tangenziale Est. Solo verso le 18 la situazione è tornata alla normalità. Marco Paolini, sconvolto e in stato di choc, è stato ascoltato a lungo dalla polizia prima di essere portato in ospedale per accertamenti. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato l’incidente, ma sembra molto probabile che la causa possa essere stata una distrazione dell’attore, che viaggiava solo sulla sua auto.

Marco Paolini

Chi è Marco Paolini

E’ diventato famoso raccontando la vicenda del disastro del Vajont. Il drammaturgo, leva 1956, è nato a Belluno il 5 marzo. Ora vive in provincia di Venezia.

Marco Paolini

Lo spettacolo che lo ha reso celebre (“Il racconto del Vajont 1956/9 ottobre 1963”) è stato trasmesso in diretta televisiva su Rai due, il 9 ottobre 1997 , con tre milioni e mezzo di telespettatori. Il successo riscosso gli è valso nell’anno successivo il premio Regia televisiva. Nel 1998 ha portato in scena “Milione – Quaderno veneziano”, questa volta in diretta dall’Arsenale di Venezia. Si definisce un ibrido, raccontando: “i puristi del teatro mi rinfacciano di avere successo, di portare a teatro gente che prima non c’era mai stata. Di essere nazionalpopolare. E un po’ ne soffro”.

Il teatro è la sua più grande passione. E’ uno dei massimi rappresentanti del teatro sociale, un genere che intende raccontare la realtà nelle sue connotazioni politiche, sociali e storiche, servendosi essenzialmente del monologo.

Il suo personaggio è apparso anche sul piccolo schermo televisivo. Per la prima volta nel 2007 con “Il sergente”, spettacolo ispirato al libro “Il sergente nella neve” dello scrittore vicentino Mario Rigoni Stern. Ancora nel 2011 con “Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute”, una rappresentazione sugli esperimenti eugenetici del nazismo compiuti servendosi di malati psichici e portatori di handicap. Ha avuto piccoli ruoli anche al cinema, in particolare in alcune pellicole del regista padovano Carlo Mazzacurati. Nel 2016 è stato il protagonista in “La pelle dell’orso”, di Marco Segato.