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Aumento dei casi Covid, Speranza sulla finale di Euro 2020: “Tifiamo Italia ma con la mascherina”

Il ministro Speranza

Aumento dei casi in 14 regioni, specie Marche, Veneto, Sardegna e Toscana, e una provincia. L'appello di Speranza in vista della finale degli Europei.

Variante Delta in Italia ed aumento dei casi in 15 regioni, il ministro Roberto Speranza esorta i cittadini nell’imminenza del grande rito collettivo per la finale di Euro 2020 a Wembley: “Tifiamo Italia ma con la mascherina”. Perché? Perché dopo settimane di discesa l’epidemia, con il traino della Variante ex indiana, pare stia riprendendo forza almeno in quanto a numero di contagi. La paura, significata dalle affermazioni degli esperti, è che in due settimane i numeri possano salire ancora di più.

Speranza sull’aumento dei casi Covid e sulla finale degli Europei

E sono numeri che già nel corso degli ultimi sette giorni hanno ripreso la salita in 14 Regioni e una Provincia. Regioni con in pole Marche (+131%), Veneto (+94,6%), Sardegna (+63%) e Toscana (+45,1%). A fare i conti spicci nel paese, fra il 2 e l’8 luglio si sono contati 6.325 nuovi positivi contro i 5.099 relativi alla forbice tra il 25 giugno e il primo luglio, con un incremento del 24%. Logico quindi che ogni occasione di assembramento possa costituire motivo di preoccupazione e spunto per invitare alla cautela. E di tutte le occasioni di assembramento quella prevista per domenica 11 luglio di certo è la più impellente, perché è massiva, nazionale (in tutti i sensi) e perché sarà in un certo senso “incontrollata”.

Aumento casi Covid, paura per la finale di Euro 2020

Si teme in buona sostanza quello che potrebbe accadere nelle piazze italiane prima, durante e (magari) dopo la finale di Euro 2020 a Wembely che vedrà la nazionale italiana contrapposta a quella inglese. Il dilemma sta fra timore e scaramanzia, perché i problemi maggiori, da un punto di vista dell’incentivazione potenziale dei contagi, si potrebbero avere proprio se l’Italia vincesse. E dato per scontato che vincere dobbiamo e che tifare non solo non è peccato ma è un dogma, il ministro della Salute Roberto Speranza ha lanciato un appello: “Tifiamo Italia ma attenzione, va usata la mascherina in ogni situazione, anche all’aperto, in cui c’è il rischio di assembramenti e di non tenere almeno un metro di distanza”.

Non solo Speranza, anche Locatelli preoccupato dall’aumento casi Covid in vista della finale

In realtà la regola c’è già, visto che la mascherina può essere si tolta all’aperto ma non in caso di assembramento, però ricordarlo giova. E a ricordarlo ci ha pensato anche il coordinatore del Cts, Franco Locatelli: “Non dimentichiamo il periodo da cui siamo usciti, cerchiamo di avere responsabilità“. Più drastico il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che al podcast di Repubblica, Metropolis, ha detto: “L’ideale sarebbe mettere un obbligo di mascherina per 12-24 ore, da tre ore prima della partita, fino alle 6 del mattino”.