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Austria, lockdown per non vaccinati: prenotazioni vaccini triplicate in 2 giorni

Austria

In Austria è entrato in vigore il lockdown per i non vaccinati. Nel weekend le prenotazioni dei vaccini sono triplicate.

In Austria è entrato in vigore il lockdown per i non vaccinati. Nel weekend le prenotazioni dei vaccini sono triplicate.

Austria, lockdown per non vaccinati: attività vietate a chi non si vaccina

In Austria è iniziato il lockdown light e selettivo per i non vaccinati. Sarà vietato l’accesso ai ristoranti, allo sport, alla movida e agli eventi culturali. Solo i vaccinati e i guariti potranno svolgere queste attività senza restrizioni. La decisione è stata presa dal governo guidato dal cancelliere Alexander Schallenberg per fermare la nuova ondata di Covid, che rischia di travolgere il sistema sanitario. In soli due giorni le prenotazioni del vaccino sono triplicate e davanti agli hub vaccinali si sono create lunghe file. Si tratta di una situazione che potrebbe restare tale anche durante Natale e Capodanno.

Austria, lockdown per non vaccinati: vaccinazioni triplicate

Nella giornata di sabato il Ministero della Salute ha riportato quasi 32mila vaccinazioni, che hanno portato le statistiche settimanali a 213mila inoculazioni, più o meno come all’inizio di agosto. Domenica sono state 19mila. Prima del lockdown per i non vaccinati, in Austria aveva completato il ciclo vaccinale il 65% della popolazione, percentuale al di sotto della media dei Paesi dell’Europa occidentale. Le prenotazioni sono triplicate durante il weekend, proprio per questo annuncio.

Austria, lockdown per non vaccinati: la gestione

I trasgressori di questo nuovo provvedimento rischiano una multa di 500 euro e i gestori di esercizi rischiano una multa di 3.600 euro. Karl Nehammer, ministro dell’Interno austriaco, ha annunciato controlli a tappeto. Ci saranno 4.000 agenti di polizia in campo, più 800 poliziotti destinati alle attività di controllo. La regola del 2G non vale negli ospedali e nelle case di cura, per gli accompagnatori di donne in gravidanza al momento della nascita, per i minori di 12 anni e per gli studenti fino ai 15 anni. Tra le eccezioni ci sono anche i luoghi di lavoro, dove fino al 14 novembre si potrà accedere anche con il risultato negativo del tampone.