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Austria: Van der Bellen è il nuovo presidente. La sconfitta dell'estrema destra

Austria: Van der Bellen è il nuovo presidente. La sconfitta dell'estrema destra

 A cento anni  dalla morte dell'imperatore più amato, Francesco Giuseppe, l'Austria si riscopre epicentro di un destino europeo. Anche le elezioni presidenziali di oggi potrebbero segnare la fine di un mondo, di un  " mondo di ieri" come avrebbe detto Stefan Zweig, quello dei partiti tradiziona...

A cento anni dalla morte dell’imperatore più amato, Francesco Giuseppe, l’Austria si riscopre epicentro di un destino europeo.

Anche le elezioni presidenziali di oggi potrebbero segnare la fine di un mondo, di un ” mondo di ieri” come avrebbe detto Stefan Zweig, quello dei partiti tradizionali, quello del liberalismo democratico e quello del solido europeismo austriaco.

La sfida è tra il candidato di quel mondo, Alexander Van der Bellen, e il rappresentante del populismo nazionalista, Norbert Hofer, esponente di un partito, la Fpoe, schizzato alle stelle in tutti i sondaggi cavalcando gli istinti più bassi provocati dalla crisi dei profughi del 2015.

Austria: il verde Van der Bellen ha vinto le elezioni

In Austria i giochi sembrano oramai fatti: il verde Alexander Van der Bellen è il nuovo Presidente. A differenza del voto del 22 maggio, questa volta l’esito del ballottaggio ha dato un vincitore certo già pochi minuti dopo la chiusura delle urne, con le prime proiezioni. Tanto che il partito dell’estrema destra Fpoe del candidato sconfitto, Norber Hofer, ha già riconosciuto la sconfitta e presentato le congratulazioni a Van der Bellen.

Le proiezioni dell’Istituto Sora, che comprendono anche una stima del voto postale, assegnano il 53,e% a Van der Bellen, mentre il leader populista Hofer avrebbe ottenuto il 46,7% delle preferenze. I voti postali saranno scrutinati solo a partire da domani mattina, mentre in serata sono attesi i risultati parziali (che non conterranno dunque le stime di quelli postali e quindi potrebbero veder ridotto il margine di vantaggio di Van der Bellen). Il ministero degli INterni non ha ancora diffuso i dati sull’affluenza.

Le stime comprendono anche una previsione del voto via posta. I risultati parziali, invece, che arriveranno circa attorno alle 19, non contemplano le schede del voto postale, che saranno aperte solo domani mattina. Hofer ha già ammesso la sconfitta: “Congratulazioni ad Alexander Van der Bellen per il suo successo, chiedo a tutti gli austriaci di restare uniti e lavorare assieme. Siamo tutti austriaci, non importa che cosa abbiamo deciso alle urne”, ha dichiarato Hofer sul suo profilo Facebook. Van der Bellen era già risultato vincitore nelle precedenti elezioni del 22 maggio, poi annullate dalla Corte costituzionale, con un margine di 31.000 voti. Da una primissima analisi, Van der Bellen ha vinto il ‘ballottaggio bis’ grazie all’affluenza in netto aumento. I primi dati di affluenza ufficiali arrivano dal land Vorarlberg, dove il numero di votanti è salito dal 54,2 al 58,1%. Il voto è stato seguito con grande attenzione nell’Ue, nel timore di un rafforzamento delle posizioni populiste ed anti-europee.

Il vincitore delle presidenziali austriache Van der Bellen ha detto di essere sempre stato “a favore di un’Austria filo europea”, un’affermazione che lo ha portato alla vittoria. Neppure due ore dopo la chiusura dei seggi, Van der Bellen si è ritrovato negli studi della televisione austriaca pubblica Orf per stringere la mano al sua avversario, Norber Hofer, esponente dell’estrema destra austriaca, che ha concesso la vittoria.
“Sono infinitamente triste di non esserci riuscito. Volevo prendermi cura dell’Austria”, ha scritto il candidato ultranazionalista Hofer su Facebook ammettendo la sconfitta alle urne e complimentandosi con Van der Bellen. “E’ giusto rispettare un voto democratico”, ha detto in tv il leader Fpö Heinz Christian Strache.