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Autista morto a Capri, la compagna ha perso il bimbo che portava in grembo

Autista morto compagna

Non c'è pace per la famiglia di Emanuele Melillo, il 32enne morto nel tragico incidente a Capri. La compagna ha perso il bimbo.

Non finiscono i drammi nella famiglia di Emanuele Melillo, l’autista 32enne morto durante un tragico incidente a Capri mentre era alla guida del bus. Stando a quanto riporta ANSA, la compagna ha perso il bimbo che portava in grembo.

Autista morto compagna, fissata la data del funerale

Stando a quanto appreso da NapoliToday è stata fissata la data del funerale che avrà luogo martedì 3 agosto alle 16.00 presso la Basilica di San Lorenzo Maggiore situata in piazza San Gaetano a Napoli. Nel frattempo proseguono le indagini. Nella giornata di venerdì 30 luglio sul corpo del giovane autista sono stati ultimati gli esami sul muscolo cardiaco e l’encefalo. Nei prossimi giorni gli inquirenti dovrebbero rendere noti gli esiti.

Autista morto compagna, poche settimane prima aveva dato il lieto annuncio

Il giovane autista che da diversi anni svolgeva con impegno e dedizione la sua professione sull’Isola, solo qualche settimana prima aveva annunciato tramite i social l’esito della gravidanza. “Aumentano i Melillo”, le liete parole che a distanza di tempo risultano amare e alquanto surreali. Sono moltissime nel frattempo le persone che hanno inviato un messaggio di cordoglio per la morte dell’autista 32enne: “Da autista di bus sentire queste notizie e un colpo al cuore…R.I.P EMANUELE”, uno dei molti commenti sui social ; “Abbiamo fatto il possibile per strapparti dalle braccia della morte. Che la terra ti sia lieve. Riposa in pace”, ha scritto sui social l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate.

Autista morto compagna, un testimone a “La vita in diretta”: “La ruota ha toccato il marciapiede”

Nella puntata de “La vita in diretta” di mercoledì 28 luglio un testimone ha raccontato: “Lo ricordo perfettamente la ruota ha toccato il marciapiede. Io ho guardato l’autista istintivamente, lui ha tentato di portarsi all’interno della strada, accelerando. Quando ho visto la ringhiera saltare, mi sono detto: ‘È finita’”. Sentivo un fruscio durante la discesa, il mezzo non si è ribaltato. L’autista ha tentato di sterzare e come ad accompagnare la manovra che stava tentando col volante, si è appoggiato con la testa sul finestrino di sinistra. Non so spiegare cosa sia successo. Un miracolo poterlo raccontare, mi spiace per quel povero ragazzo”.