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Auto: S&P vede in 2021 vendite fino a +10% con traino Cina, pesa crisi chip

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Roma, 11 mag. (Adnkronos) - Nel 2021 le vendite globali di autovetture potrebbero crescere tra l'8% e il 10% attestandosi fra quota 83-85 milioni di unità, in netta ripresa rispetto ai 77 milioni dello scorso anno. E' la stima formulata da S&P Global Ratings in una analisi pubbl...

Roma, 11 mag. (Adnkronos) – Nel 2021 le vendite globali di autovetture potrebbero crescere tra l'8% e il 10% attestandosi fra quota 83-85 milioni di unità, in netta ripresa rispetto ai 77 milioni dello scorso anno. E' la stima formulata da S&P Global Ratings in una analisi pubblicata oggi che disegna una ripresa del mercato automobilistico con andamento irregolare a livello regionale. infatti gli incrementi più forti sono attesi in Cina e Nord America mentre l'Europa sconta un ritardo in questo rimbalzo. Per S&P le immatricolazioni negli Stati Uniti dovrebbero salire del 14% -16% nel 2021 dopo il -15% dello scorso anno, mentre le vendite in Cina dovrebbero aumentare fra il 5% e il 9%: nel 2020 erano scese del 4%. Quanto all'Europa la crescita attesa è fra il 9% e l'11% nel 2021, un livello che non compenserebbe comunque il pesante crollo (-21%) registrato lo scorso anno causa pandemia.

Quanto al medio termine la Cina – secondo l'analisi di S&P – ha maggiori prospettive di crescita visto che la densità di auto, misurata dal numero di veicoli per 1.000 adulti, resta al 25% rispetto a quella degli Stati Uniti. Quanto alla produzione automobilistica globale la stima è di un incremento del 12% -14% nel 2021, inferiore alle potenzialità per l'impatto della carenza di semiconduttori, una crisi sulla quale – osserva l'agenzia – manca ancora una chiara visibilità; le aspettative di una ripresa nella seconda metà del'anno sono "sempre più deboli" anche se l'impatto sui singoli costruttori "varia notevolmente".

A livello globale S&P conferma la crescita della quota di vetture elettriche (incluse le ibride plug-in) che nel 2021 potrebbero salire al 6% -8% della quota di mercato dopo il 4,4% registrato nel 2020 e il 2,5% nel 2019. Ma questo è un segmento trainato dalla richiesta del mercato europeo, condizionato dalle rigide indicazioni sulle emissioni in vigore nell'Unione Europea e nel Regno Unito.