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Autonomia: Boccia, 'stasera vedremo se Fdi e Fi condizionati da propaganda Lega'

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Roma, 18 gen. (Adnkronos) - “Il tentativo della Lega e del Ministro Calderoli di accelerare l’iter dell’autonomia differenziata ad uso e consumo della campagna elettorale per le regionali in Lombardia è stato fin troppo evidente in questi primi mesi di vita del Governo Melon...

Roma, 18 gen. (Adnkronos) – “Il tentativo della Lega e del Ministro Calderoli di accelerare l’iter dell’autonomia differenziata ad uso e consumo della campagna elettorale per le regionali in Lombardia è stato fin troppo evidente in questi primi mesi di vita del Governo Meloni". Così Francesco Boccia, senatore PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale.

"Dopo il vertice di questa sera capiremo se anche Fdi e Forza Italia sono condizionati dalla propaganda leghista o intendono aprire un confronto serio in Parlamento. Avendo la Lega, con tutto il centrodestra, fatto gravi disastri in questi ultimi anni nella sanità lombarda, c’è l’evidente tentativo di far propaganda tornando al vecchio cavallo di battaglia leghista, con l’autonomia finanziaria attraverso l’utilizzo nelle intese della spesa storica e del residuo fiscale".

"Questo maldestro disegno spaccherebbe l’Italia in due, condannando i cittadini del Sud, così come quelli delle aree interne e delle aree di montagna, a vivere sempre un passo indietro sui diritti universali. Non ci sono cittadini di Serie B e ci opporremo con forza, in Parlamento e nel Paese se il Governo confermasse, anche nei vertici di queste ore, la volontà di esautorare il Parlamento dalle decisioni. Trasporto pubblico locale, assistenza, scuola e sanità sono diritti essenziali e come tali vanno garantiti a tutti, indistintamente, come recita la Costituzione. I livelli essenziali delle prestazioni (LEP) vanno normati con legge ordinaria, non nel chiuso di una cabina di regia, con un provvedimento amministrativo come il Dpcm. È dovere dello Stato colmare i divari che ci sono nella società, la proposta di Calderoli, invece, cristallizza le diseguaglianze e spacca il Paese”.