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Autopsia Mariantonietta Cutillo, la ragazza è rimasta folgorata nella vasca: segni di ustione sulle mani

Autopsia Mariantonietta Cutillo folgorata nella vasca

È morta folgorata nella vasca da bagno Mariantonietta Cutillo: lo rivelano gli esiti dell’autopsia condotta sui resti della 15enne.

Gli esiti dell’autopsia condotta sui resti di Mariantonietta Cutillo hanno rivelato che la ragazza è rimasta folgorata nella vasca. A confermare la tesi della folgorazione ci sono i segni di ustione individuati sulle mani della vittima.

Autopsia Mariantonietta Cutillo, la ragazza è rimasta folgorata nella vasca: segni di ustione sulle mani

È stata uccisa da una scarica elettrica Mariantonietta Cutillo, la ragazza di 15 anni trovata morta nella vasca da bagno la sera del 2 maggio. A confermare la causa della morte dell’adolescente sono stati i primi esiti dell’autopsia.

L’esame condotto sui resti della giovanissima vittima ha rivelato la presenza di segni di ustione sulle mani della ragazza, compatibili con la folgorazione. Alla luce delle ricostruzioni sinora effettuate, il telefono in carica sarebbe caduto in acqua dando origine a una scossa che non ha dato vie di scampo alla 15enne.

Pare che il telefono sia caduto in acqua mentre l’adolescente stava facendo una videochiamata con un’amica. Proprio quest’ultima ha subito allertato i genitori di Mariantonietta quando si è verificato l’incidente. Purtroppo, la segnalazione dell’amica si è rivelata inutile in quanto la vittima è deceduta sul colpo dopo essere stata colpita dalla scossa.

Il sequestro della salma e gli esiti dell’esame autoptico

In merito all’accaduto, la Procura di Avellino ha aperto un’inchiesta, coordinata dal pm Vincenzo Toscano. La salma è stata sequestrata e trasferita nell’obitorio dell’ospedale San Giuseppe Moscati per procedere all’autopsia. Intanto, i carabinieri hanno esaminato il caricabatterie e il telefono della ragazza, entrambi posti sotto sequestro, e hanno avviato verifiche sull’impianto elettrico dell’abitazione in cui si è consumata la tragedia.

Conclusi gli accertamenti medico-legali, l’autorità giudiziaria ha restituito la salma alla famiglia che ha potuto celebrare i funerali e procedere alla sepoltura. In concomitanza con le esequie, che si sono tenute venerdì 5 maggio, il sindaco Angelo Antonio D’Agostino ha proclamato il lutto cittadino mentre la comunità di Montefalcione si è radunata al santuario di Sant’Antonio per salutare per l’ultima volta l’adolescente.