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Autostrade passa a Cdp, raggiunto l’accordo fra i soci di Atlantia con una maggioranza dell’87%

Il logo di Atlantia

Autostrade passa a Cdp, raggiunto l’accordo fra i soci di Atlantia con una maggioranza dell’87%. Il 10 giugno un Cda sui punti chiave dell'accordo

Autostrade passa a Cdp e torna allo Stato, è ufficiale nella misura in cui è stato raggiunto l’accordo fra i soci di Atlantia, accordo che l’ha spuntata con una maggioranza dell’87%. In buona sostanza i Benetton escono da Autostrade per l’Italia vendendola ad una cordata guidata da Cassa Depositi e Prestiti. L’assemblea dei soci di Atlantia ha dunque dato disco verde alla cessione dell’88% di Autostrade per l’Italia alla cordata Cdp-fondi. E il gradimento dell’operazione è rilevabile dalla percentuale che ha manifestato il favore per l’operazione: parliamo di circa l’87% degli azionisti presenti al summit. 

Autostrade passa a Cdp: con l’accordo in ballo futuro e strategie della holding

L’indicazione è perciò chiara: attorno all’intera operazione c’è il gradimento assoluto e la proposta presentata dal consiglio di amministrazione non ha colto nessuno impreparato, anzi, molti dei soci che hanno dato l’assenso hanno “fatto i compiti a casa” e rilevato l’assoluto valore dell’operazione. Tutto questo anche a fare la tara alla veste consultiva della riunione, una veste che però non deve trarre in inganno. Perché? Per il semplice me incontestabile fatto che a quell’operazione sono legati a doppio filo futuro e strategie a lungo termine della holding. 

Autostrade passa a Cdp, il 10 giugno si stilerà l’ accordo

Era perciò inevitabile che dalla stanza dei bottoni, quello che in gergo si chiama “board”, decidessero di sondare il terreno con gli azionisti. Come non è un caso il fatto che a breve il cronoprogramma dell’intera operazione sarà oggetto di un Cda di Atlantia. Bisognerà fissare gli accordi nella parte con vincolo legale e il prossimo 10 giugno sarà il momento di stilarli con Cdp-fondi. Poi bisognerà programmare il signing, la firma entro fine mese. E Piazza Affari, che per sua natura deve fiutare il clima, ha iniziato a dare per scontato il disco verde all’operazione già in sede di scambi mattutini

Autostrade passa a Cdp, con l’accordo la Borsa fiuta l’aria e fibrilla

Lo dicono i dati:  l’azione Atlantia è partita in marcato rialzo (miglior titolo dell’Ftse Mib con oltre +3% oltre quota 16 euro). A suffragio dell’acquisizione ci sono anche i pareri dei principali proxy advisor, cioè Glass Lewis, Iss e Frontis. La linea comunicativa pare netta: da due anni si registrano incertezze, la strada obbligata pareva quella di andare a braccio di ferro in punto di diritto con l’Esecutivo e la sola opzione era quella messa in atto. Per rendere appetibile l’operazione però bisognava scendere nella parte bassa della forchetta di valutazione su Aspi. In questo modo gli advisor di Atlantia hanno visto le loro indicazioni seguite e in più la liquidità ottenuta permetterà il rilancio della holding con una asset rotation di investimenti. 

Autostrade passa a Cdp, Equita sull’accordo: “Dividendi generosi fra gli azionisti”

Lo conferma Equita: in caso di vendita di Autostrade, una vendita messa in agenda di opportunità anche da Giuseppe Conte nella sua veste di premier, Atlantia avrà circa 5 miliardi cassa, “aumentando la flessibilità strategica. Stimiamo un dividendo per azione di 50 centesimi nel 2021, che salirà a 70 nel 2022, ma non escludiamo dividendi più generosi. Ci attendiamo una reazione positiva del titolo in caso di accettazione dell’offerta del consorzio Cdp-fondi”.