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Avetrana, ex Ivano Russo: vide Sarah il giorno dell'omicidio

Ivano Russo

Virginia Colletta sostiene che l'ex fidanzato Ivano Russo sarebbe uscito di casa mentre Sara Scazzi veniva uccisa, il 26 agosto 2010.

Virginia Colletta, ex fidanzata di Ivano Russo, circa un mese fa è stata ascoltata nel corso di un processo costola di quello per l’omicidio di Sarah Scazzi. La giovane, rispondendo alle domande del pm Mariano Buccoliero, ha sostenuto che Ivano Russo il giorno e l’ora dell’omicidio della piccola di Avetrana non fosse in casa. Secondo questa testimonianza, il ragazzo le avrebbe persino raccontato di aver incontrato Sarah Scazzi. Da sottolineare che la storia d’amore tra i due è finita tra denunce e controdenunce.

Ivano Russo incontrò Sarah Scazzi?

Dopo otto anni il delitto di Avetrana si tinge ancora di giallo. Circa un mese fa c’è stata un’udienza di un processo parallelo a quello per l’omicidio di Sarah Scazzi, che rischia di chiudersi con Ivano Russo accusato di aver tentato di depistare le indagini. Nel corso del processo, il pm Mariano Buccoliero ha chiamato a testimoniare Virginia Colletta, ex fidanzata del ragazzo conteso (secondo la Procura) tra le due cugine: Sabrina Misseri e Sarah. In base a questa tesi, dunque, Ivano Russo sarebbe il possibile movente del delitto.

Rispondendo alle domande del pubblico ministero, Virginia Colletta afferma che nell’altro processo “Ivano ha mentito”, aggiungendo: “Quando Sarah Scazzi fu uccisa uscì di casa”. In base a questo racconto, Ivano Russo sarebbe uscito di casa alle ore 13:45, ovvero poco prima che Sarah Scazzi venisse strangolata nella villetta dei Misseri.

Virginia Colletta sostiene di averlo saputo dall’allora fidanzata di Claudio Russo, fratello di Ivano. La ragazza precisa inoltre che il giovane le avrebbe in un secondo momento confermato di essere uscito per comprare le cartine delle sigarette, tornando nella propria abitazione attorno alle 14:05. Infine, Virginia Colletta dichiara di fronte al pm che Ivano Russo le avrebbe anche raccontato di aver visto Sarah Scazzi quel tragico 26 agosto 2010. Non è però chiaro in quale orario.

L’autoaccusa di Zio Michele

Il 21 febbraio 2017 la Cassazione ha confermato le condanne all’ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Michele Misseri, padre di Sabrina e moglie di Cosima, è stato invece condannato ad otto anni per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove. L’uomo però continua ad autoaccusarsi del delitto della piccola Sarah Scazzi, tanto che oggi è imputato per autocalunnia.

Nonostante questo, recentemente il contadino di Avetrana ha ribadito in una lettera indirizzata a Concetta Serrano (mamma di Sarah e sorella di Cosima) di essere lui l’unico assassino. “Perdonami, sono stato io”, scrive nella missiva pubblicata dal settimanale Giallo. “Non dare retta agli avvocati bugiardi” ha insistito.

Sempre sul settimanale, la replica della mamma di Sarah Scazzi. “Appena ho ricevuto la lettera, non mi sembrava vero. Ho pensato che i giorni che stava trascorrendo in prigione forse lo stavano facendo riflettere sull’accaduto” spiega. E invece “leggendola sono rimasta delusa e amareggiata, più di prima” ammette Concetta Serrano, che non vuole proprio credere al fatto che ad uccidere la figlia sia stato zio Michele.