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Omicidio Nadia Orlando: Mazzega condannato a 30 anni

Aveva strangolato la fidanzata condannato a 30 anni

Francesco Mazzega è stato condannato per aver strangolato la fidanzata. Il tribunale di Udine ha fissato per l'uomo una pena di 30 anni.

Francesco Mazzega è stato condannato a 30 anni, per aver strangolato la fidanzata. La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio di mercoledì 11 Luglio 2018. Secondo il tribunale di Udine l’uomo, di 36 anni, avrebbe ucciso la sua compagna, Nadia Orlando, di 21 anni, per poi mettersi in macchina, con il cadavere a bordo e vagare per le strade in piena notte.

Uccisa per futili motivi

“Era troppo disinibita, voleva lasciarmi“. Francesco Mazzega aveva confessato già agli investigatori di aver ucciso la fidanzata, Nadia Orlandi, la sera del 31 luglio 2017. La Procura di Udine lo aveva portato a processo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Lui, più grande di Nadia di 15 anni, aveva vagato tutta la notte con il suo cadavere in macchina, per terminare la sua corsa alla stazione di Polizia di Udine. “Per dileggiarmi mi ha confessato perfino un tradimento. Ho perso la testa e le ho messo le mani al collo, premendo sempre più forte“, ricorda Mazzega, che solo quando gli hanno detto che la ragazza era morta si è reso conto della gravità di ciò che aveva fatto.
Tuttavia, l’avvocato della famiglia Orlando, Fabio Gasparini aveva già dichiarato, riporta Fanpage, il 3 agosto 2017, che non esisteva alcuna prova che Nadia tradisse il fidanzato. Proprio lui, ha aggiunto il legale, era ben accolto in casa, accolto come un membro della famiglia a tutti gli effetti, era raro non vederli insieme.

La sentenza

Il tribunale di Udine ha fissato per l’uomo una condanna di 30 anni. La sentenza è stata pronunciata dal gup del tribunale del capoluogo friulano, Mariarosa Persico, dopo un paio d’ore di camera di consiglio, al termine del processo che è stato celebrato con il rito abbreviato. Con la pronuncia della sentenza è stato confermato che non è stata concessa alcuna forma di attenuante nei confronti dell’imputato. A Francesco Mazzega il tribunale ha imposto sia l’interdizione legale della pena, sia l’interdizione dai pubblici uffici.

In camera di consiglio è stato inoltre fissato che l’uomo è tenuto ha pagare il risarcimento alle parti civili costituite. La somma dovrà essere fissata in separato giudizio, con una provvisionale di 200 mila euro per ciascuno dei genitori di Nadia e 100 mila euro per il fratello della ragazza. Commossi i familiari della giovane uccisa, la madre Antonella ha abbracciato gli investigatori alla chiusura del processo: “Grazie a tutte queste persone. Hanno fatto veramente di tutto per aiutarci”. In lacrime, il padre Andrea ricorda ancora Nadia e quanto grande sia il vuoto che la sua morte terribile ha lasciato ai suoi cari. La famiglia Orlando non è stata lasciata sola ad affrontare il processo. Con loro erano presenti anche il sindaco di Dignano, Riccardo Zuccolo, e gli avvocati del Comune e dell’associazione Voce Donna Onlus di Pordenone costituiti parte civile.