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Babygang, stile Arancia Meccanica: arrestati 4 minorenni

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Allarme babygang. Quattro minorenni sono stati arrestati dalla polizia per almeno 12 rapine commesse a Milano. Gli investigatori del commissariato di Quarto Oggiaro  (quartiere popolare alla periferia nord-ovest del capoluogo lombardo) che hanno eseguito le 4 ordinanze di custodia cautelare in ...

Allarme babygang. Quattro minorenni sono stati arrestati dalla polizia per almeno 12 rapine commesse a Milano.

Gli investigatori del commissariato di Quarto Oggiaro (quartiere popolare alla periferia nord-ovest del capoluogo lombardo) che hanno eseguito le 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere, hanno sottolineato che la caratteristica della baby gang era la violenza con cui si scagliava contro le vittime, stile ‘Arancia meccanica’.

La polizia ha potuto appurare sin dai primi episodi delittuosi, che i giovani facenti parte della babygang, erano caratterizzati dalla comune ed estrema spregiudicatezza, noncuranza e disinteresse per il prossimo e l’altrui proprietà, tanto da non prendere in considerazione neanche le lesioni che causavano alle loro vittime, che venivano aggredite sempre con la stessa tecnica: presa alle spalle (casi di rapina) con compressione all’altezza del collo in modo da tramortirle per poi lasciarle stordite e a volte anche prive di sensi sul selciato, per rubargli facilmente telefoni e denaro.

Il precedente 4 anni fa

Già nel 2013, un babygang era stata sgominata dalla polizia. I minori agivano con le stesse modalità, imitando il celebre film di Stanley Kubrik.

Vittime dei pestaggi da parte dei balordi erano quasi sempre, coetanei, omosessuali, ebrei e clochard. La gang non praticava solo le molestie, ma pestava a sangue coetanei e persone svantaggiate, spesso infierendo con caschi da motociclista sulle persone a terra. Una decine le aggressioni contestate, ma gli agenti del commissariato di zona sono certi che siano decine e decine quelle mai denunciate, per paura. Mentre i membri della gang, al contrario, spavaldamente postavano le loro bravate sui social network, allegando frasi di disprezzo verso gli ebrei o, appunto, gli omosessuali.

A finire in manette furono in quattro: tre diciassettenni e un maggiorenne, Pierre Lorenzo L., di 18 anni, uno dei “giovani boss” della strada, via Creta, dove perfino il nome della località era considerata «cosa loro» ed era stato cambiato in «via la polizia». Due dei promotori della gang, entrambi 17enni, Y.L. e L.L., sono gemelli e vivono nello stesso condominio dell’omosessuale aggredito.

La prima aggressione è del 25 ottobre 2012, con un minorenne che finisce al pronto soccorso con una frattura facciale, seguono poi: un’aggressione a un disabile omosessuale, aggressioni tanto violente che l’uomo, un 50enne, per un periodo si era rinchiuso in casa rifiutandosi di uscire e mangiava grazie ai pasti portati a domicilio dagli assistenti sociali. Il 24 maggio è stata la volta di un clochard, e di un ragazzo che con alcuni amici aveva tentato di intervenire in sua difesa contro il “branco”.